Se lui è in fuga dalle relazioni più profonde
Donne e uomini oggi sembrano abitare universi paralleli. Peccato che non si incontrino neppure a letto. «E a farne le spese sono soprattutto gli uomini», interviene Fabrizio Quattrini, psicologo, sessuologo, docente universitario, presidente dell’Istituto italiano di sessuologia scientifica (Iiss). «Molti di loro vengono in terapia lamentando problemi come l’eiaculazione precoce o un disturbo dell’erezione, ma quello che emerge dai racconti è la totale incapacità di gestire l’esperienza, relazionale e sessuale».
Accade ai giovani come agli uomini più maturi, anche se per motivi diversi. Le conseguenze sono analoghe e portano alla rinuncia, alla fuga dal sesso, al rifugio nell’autoerotismo, nel sexting, nelle chat, che non costringono a mettersi in gioco, né da un punto di vista fisico né esistenziale.
«Il sesso virtuale rassicura la virilità maschile, però non scioglie i nodi che invece si possono affrontare solo all’interno della relazione», sostiene Quattrini. «L’eiaculazione precoce, per esempio, è legata alla mancanza di consapevolezza sul funzionamento del proprio corpo e su quali sono le sensazioni preorgasmiche. Questo gap si può colmare facendo un percorso individuale, ma anche di coppia, che porti i due partner a conoscersi in maniera più approfondita, parlare, creare intimità e fiducia».
Anche il disturbo dell’erezione è spesso “situazionale”. «Molti uomini, pur non avendo problemi fisiologici, incappano in defaillance. Ed è quasi sempre una questione di testa», prosegue Quattrini.
«C’è una spiegazione psicologica profonda all’attuale crisi maschile. Molti uomini non hanno ancora saputo adattarsi ai cambiamenti dell’universo femminile. Credono, talvolta in maniera inconsapevole, di avere ancora un ruolo forte, predominante nelle relazioni d’amore, dentro di sé non hanno integrato le nuove donne, non le riconoscono e per questo rimangono spiazzati e, spesso, spaventati. Questi uomini, ma anche le donne, che invece si stanno mascolinizzando, dovrebbero riflettere sul fatto che fare l’amore non è solo una questione di corpi che si incontrano: significa anche scoprirsi e accettare reciprocamente desideri, aspettative, ambizioni. E, perché no, cambiare insieme».
Quindi, se ti ritrovi spesso a chiederti perché quel tipo così interessante si è vaporizzato, senza concedersi nemmeno il gusto di un’avventura, non pensare che non gli piacevi abbastanza, ma magari rifletti sui tuoi comportamenti.
«A volte un eccesso di assertività e di indipendenza può spaventare», ammette il dottor Quattrini. «Queste caratteristiche inducono a vivere la relazione più come una competizione con l’altro che come un cammino da percorrere insieme. Teniamo sempre presente che il desiderio nasce, oltre che da fattori biochimici, anche dal sentirsi amati e accettati per come siamo. Stare, invece, sempre su un banco di prova o sentirsi squalificati non è per niente eccitante».