Quando parliamo di ciclo mestruale, intendiamo l'intero ciclo e non soltanto il flusso mestruale (mestruazioni). La durata del ciclo mestruale è soggettiva: alcune donne hanno un ciclo-tipo di 28 giorni, mentre altre hanno cicli più corti o più allungati. Questa variabile cambia anche a seconda dei diversi periodi della vita femminile.
Per capire se il ciclo è irregolare occorre dunque fare riferimento al proprio ciclo e alla sua consueta durata. Ciò che va considerato, osservando il ciclo mestruale, sono ritmo, quantità e durata. Soltanto così sarà possibile comprendere se sono avvenuti mutamenti rilevanti e se è il caso di rivolgersi al ginecologo.
I RITMI DEL CICLO
In generale si può affermare che un ciclo è irregolare quando tra il primo giorno di mestruazioni e il primo giorno della mestruazione successiva trascorrono meno di 25 giorni o più di 35 giorni. Quando il ciclo mestruale è molto lungo, possiamo parlare di oligomenorrea, il caso opposto si definisce invece tecnicamente polimenorrea.
Il primo consiglio degli specialisti in merito al ciclo mestruale, è l'osservazione puntuale con eventuale annotazione dei cambiamenti avvenuti di mese in mese.
POLIPI E FIBROMI
Se il flusso mestruale diventa improvvisamente molto abbondante o dura più a lungo del solito, è opportuno rivolgersi al ginecologo. Infatti, questo tipo di irregolarità potrebbe essere dovuta alla presenza di polipi, fibromi o a un ispessimento dell'endometrio.
Grazie a un esame strumentale (ecografia pelvica transvaginale) e a eventuali analisi del sangue, o specialista potrà dunque indagare e, se fosse necessario, intervenire tempestivamente.
PIAGHETTA O PILLOLA
Se il ciclo mestruale è caratterizzato da insoliti episodi di spotting (lievi perdite ematiche) tra un flusso e l'altro, è necessario osservare la frequenza del fenomeno. Qualora quest'ultimo non fosse transitorio, si consiglia di rivolgersi a uno specialista che, attraverso un esame strumentale specifico (ecografia pelvica transvaginale o colposcopia) potrà escludere o confermare, per esempio, la presenza di "piaghette" o polipi del collo dell'utero o dell'endometrio.
Un'altra possibile spiegazione dello spotting è l'assunzione della pillola anticoncezionale a basso dosaggio.
GRAVIDANZA?
Quando il flusso mestruale tarda ad arrivare, la prima cosa da fare è escludere una gravidanza. Lo stesso consiglio è valido se si assiste a un'amenorrea prolungata (assenza di mestruazioni).
Ma l'amenorrea potrebbe essere anche causata da problemi nutrizionali (squilibri), disturbi alimentari (anoressia o bulimia), eccesso di sport o di stress, assunzione prolungata nel tempo della pillola anticoncezionale.
In tutti i casi di amenorrea, è indispensabile rivolgersi al ginecologo per poter indagare a fondo la causa e intervenire.
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