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Orecchie a sventola: un intervento per i bambini

Questo difetto oggi può essere corretto in maniera rapida e mininvasiva con un piccolo dispositivo medico, chiamato earFold. Scopri come funziona

credits: iStock



A 7-9 anni le orecchie “a sventola (o ad ansa) spesso sono un cruccio più per la mamma che per il bambino. Però è questo il momento migliore per correggerle.

Non certo con l’intervento chirurgico “classico”, che comporta uno o due giorni di degenza, punti di sutura, dolore e gonfiore post-operatorio e una fascia di contenzione intorno alle orecchie da indossare per una settimana. Oggi la correzione rapida e mininvasiva (15 minuti in tutto) consiste nell’inserire un piccolo e discreto dispositivo medico, chiamato earFold.

Di che cosa si tratta? «È una clip metallica ricoperta d’oro 24 carati simile a un orecchino. Viene applicata previa anestesia locale con una microincisione di un centimetro, che richiede un punto di sutura», spiega il dottor Pierfrancesco Cirillo, chirurgo plastico a Roma e segretario nazionale Aicpe (Associazione italiana chirurgia plastica estetica).

«Inserita nella parte anteriore del padiglione auricolare, serve a ricreare l’antelice, la piega trasversale interna che in questi casi è assente. Così si rimodellano le cartilagini auricolari che, essendo ancora plasmabili, prendono la “giusta piega”».

Lo dimostra il fatto che, benché la clip sia progettata per restare in sede fissa, nei casi in cui è stata rimossa, dopo 2-3 anni, si era formato l’antelice, la fisiologica “pence” del padiglione auricolare. L’importante, però, è inserirla da piccoli, tra i 7 e i 12 anni.

R.B.


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Articolo pubblicato sul n. 25 di Starbene in edicola dal 6/6/2017

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