hero image

Gli sport che aiutano la concentrazione

Per movimenti e situazioni di gioco allenano in modo intenso anche la mente. Che diventa così più reattiva e brillante

iStock



La mattina, prima di uscire, perdi tempo alla ricerca delle chiavi o degli occhiali; vai a fare la spesa e lasci la lista a casa, posteggi l’auto la sera e il giorno dopo non ricordi più dov’è. A molti capita soprattutto sotto stress, quando gli impegni diventano troppi; per altri la distrazione è uno stile di vita. Spesso frustrante.

«E così si dimenticano le cose più banali. Sistemate in un angolo della memoria, passano inosservate, anche se sono importanti per la gestione della quotidianità», commenta Andrea Franceschin, psicoterapeuta e psicologo dello sport a Conegliano (Treviso). Ma il rimedio c’è ed è anche divertente: lo sport. «L’attività fisica migliora la capacità di concentrazione e, di conseguenza, l’organizzazione familiare e l’efficienza sul lavoro. Il motivo? Aiuta ad adattare l’attenzione a situazioni sempre diverse, spesso complesse. In pochi minuti, infatti, cambia l’obiettivo e devi “riprogrammarti” per la nuova sfida», continua lo psicologo.

Succede per esempio quando sul campo da tennis rispondi a un colpo per conquistare il game e poi, subito dopo, ti prepari per un servizio vincente. Per dirla in modo semplice: «Il movimento aumenta l’apporto di sangue ai tessuti e quindi anche al cervello, compresa l’area dove risiedono la capacità di apprendere, l’attenzione e la memoria. Un tessuto cerebrale ben nutrito, con un continuo ricambio di cellule nervose, reagisce stabilendo continuamente nuove connessioni tra i neuroni», sottolinea l’esperto. Risultato: una mente più chiara e brillante.


Mai più con la testa per aria

Il benefico effetto ha luogo a vari livelli. «Lo sport migliora anche la capacità di analisi, per osservare in modo attento e oggettivo le situazioni. In quelli di squadra allena la resilienza, cioè quella speciale flessibilità, fisica e mentale, che permette di adattarsi e resistere agli urti della vita, mentre le attività outdoor, grazie alla relazione con gli elementi naturali (clima e condizioni ambientali) sviluppano la reattività e l’attitudine a fare scelte e a prendere decisioni immediate», sottolinea Andrea Franceschin.

Il nostro esperto ha selezionato 5 attività (più altre 2 “in appoggio”) che ti possono aiutare a stabilire le priorità, focalizzare gli obiettivi e agire senza inutili dispersioni di energie.

PALLAVOLO

Esperta nel lavoro in team

In campo, insieme alla tua squadra, devi conquistare punto su punto schiacciando e difendendo. Con l’obiettivo di far cadere il pallone nel campo avversario.

«Nel volley una delle difficoltà maggiori sta nella capacità di prendere decisioni rapide, immediate, che coinvolgono tutta la squadra. I movimenti degli avversari e della palla sono imprevedibili, ma bisogna cercare di anticiparli grazie al lavoro in team», spiega lo psicologo.

«La strategia condivisa aiuta ad ottimizzare le risorse di ognuno, a trarre le peculiarità migliori da ogni persona, esaltando il ruolo del singolo giocatore. Nella vita di tutti i giorni l’allenamento in campo ti permette di dare il meglio di te soprattutto nella collaborazione con gli altri. Impari a coordinare, in modo efficiente, le tue abilità con quelle di chi ti sta intorno, per trarne il massimo beneficio per tutti. In modo veloce ed efficace, senza complicazioni».

SCI ALPINO

Reattiva e con le idee chiare

Scendere disegnando ogni curva, senza derapare o farsi travolgere dalla velocità, necessita di movimenti precisi, sempre calibrati in modo diverso, perché devono adattarsi alla pista.

«Per questo è utilissimo l’allenamento ideomotorio. In pratica, dopo aver provato la discesa, immagina di ripercorrerla “a secco”, quindi senza gli sci e focalizzandoti sui movimenti del corpo. Questo esercizio stimola i circuiti nervosi e, una volta in pista, vedrai che la tua tecnica sarà più fluida e precisa», commenta Andrea Franceschin. «Un’abilità che, nella vita di tutti i giorni si traduce in una miglior percezione del proprio corpo e una maggiore coordinazione».

Questa consapevolezza non solo rende i tuoi gesti quotidiani più efficienti, facendoti risparmiare tempo ed energie, ma torna anche utile quando ti devi muovere in fretta e far fronte a più stimoli nello stesso momento.

ARTI MARZIALI

Campionessa di self control

Combattere ti insegna a rispettare le regole, a cercare i punti deboli dell’avversario, mantenendo il massimo rispetto nei suoi confronti, a trarre il meglio da te stessa.

«Le arti marziali agiscono prima di tutto a livello mentale: impari così a gestire al meglio le risorse fisiche, calibrandole, a prevenire le mosse dell’avversario, immaginando la sequenza logica dei suoi movimenti, e a non farti travolgere dall’aggressività», spiega l’esperto.

«Nella vita di tutti i giorni l’autocontrollo ti aiuta a non soccombere alle situazioni. Il che non significa che devi rimanere indifferente: semplicemente, sai di poter tenere a bada ansia e tensione, così da mantenere la lucidità necessaria a trovare la soluzione migliore».

SQUASH

Pronta anche agli imprevisti

Con la racchetta in pugno devi gestire l’imprevedibilità del rimbalzo della palla, che può arrivare a gran velocità da ciascuno dei 4 lati del cubo che circonda il campo. «L’attenzione, quindi si concretizza nella rapidità dei movimenti oculari. È qualcosa che non siamo abituati a fare nella quotidianità e che sollecita le aree cerebrali relative alla visione laterale», commenta lo psicoterapeuta Andrea Franceschin.

«E questo stimolo visivo allena la capacità di analisi anche fuori dal campo di squash. Accresce infatti quella particolare capacità che ti permette di affrontare situazioni impreviste o inconsuete, limitando lo stress».

GOLF

Sempre focalizzata

È una sfida prima di tutto con te stessa: ci siete tu e il campo, con le sue buche e il numero di colpi da centrare. «Il golf è uno sport perfetto per imparare a focalizzare l’obiettivo, senza pensare alle difficoltà successive e senza curarsi degli altri giocatori come delle condizioni meteo», spiega il nostro esperto. Un allenamento mentale che ti permette di affrontare impegni prolungati o situazioni complesse passo dopo passo.

«Ottimizzando così le tue risorse, senza farti prendere dall’ansia di arrivare subito alla conclusione. Questo anche quando devi prendere una decisione difficile», aggiunge l’esperto. Inoltre, impari a tralasciare il superfluo per arrivare, senza distrazioni, alla meta.

LO YOGA INSEGNA A "FARE SPAZIO"

«Quella che caratterizza la pratica delle asana è una concentrazione che possiamo definire “fluttuante”. Devi infatti indirizzarla sia al tuo interno, cercando di liberare la mente e dare spazio alle tue sensazioni, sia alla tecnica, che va eseguita in modo preciso, rigoroso. Si tratta di ottimizzare questo equilibrio, facendo dialogare le sensazioni del corpo con le indicazioni che arrivano dal maestro. Per capire sino dove ci si può spingere per trarre il massimo beneficio», spiega Andrea Franceschin.

La concentrazione, durante lo yoga, significa anche evitare di farsi coinvolgere da ciò che ci sta intorno, oggetti, persone, pensieri. «Se manchi d’esperienza, inizia aiutandoti con il mantra Om, l’assoluto», spiega Monica Artini, istruttrice di yoga a Roma. «Procurati una immagine del simbolo, fissala e recitalo a voce alta, lasciando fluire il respiro, mentre lo pronunci, dal petto fino alla labbra. Avrai occhi, lingua e orecchi impegnati da un unico pensiero. Ripetilo per 5’, fai una breve pausa, poi per altri 5’, quindi chiudi gli occhi e, in silenzio, concentrati sul ricordo della percezione dell’Om. Eseguilo sempre prima della pratica, finché non sarai sicura di essere focalizzata, ma anche quando ti senti travolta dagli eventi e devi calmarti».

FAI SEMPRE STRETCHING

Gli esercizi per allungare e distendere i muscoli, controllando la respirazione, ti regalano qualche minuto dedicato completamente a te stessa. Utile non solo per riprendere fiato ma anche per porre l’attenzione sulle sensazioni che il corpo ti trasmette.

«È un modo per prendere coscienza di se stessi, isolandosi dagli stimoli esterni. Una delle basi per sviluppare la concentrazione a tutti i livelli e per migliorare l’autostima. Aiuta a non sentirsi impacciati non solo nei movimenti e ad alimentare quel senso di fiducia che spinge a fare sempre meglio», sottolinea Andrea Franceschin.


Fai la tua domanda ai nostri esperti

Articolo pubblicato sul n. 1 di Starbene in edicola dal 18 dicembre 2018

Leggi anche

Tennis: perché praticarlo

Nuoto, le dritte per migliorare

Pattini a rotelle, il grande ritorno