IL COMPITO DI TUTTI NOI
Non pretendere antibiotici senza motivo - Molti medici finiscono per cedere all’insistenza del paziente. «Prima di prescriverti qualsiasi farmaco, e a maggior ragione un antibiotico, il medico deve visitarti e richiedere gli esami del caso», avverte l’esperto. No quindi a “diagnosi telefoniche”: un muco giallo o una pipì schiumosa, per esempio, non sono segni inequivocabili di infezione batterica e vanno valutati caso per caso. E anche in farmacia non chiedere antibiotici senza ricetta: non dovrebbero fornirli, ma accade, soprattutto con le pomate.
«L’uso topico degli antibiotici, in particolare per quei principi attivi che vengono utilizzati anche per via sistemica e sono preziosi per le infezioni più serie, come la gentamicina, andrebbe evitato: attraverso la pelle non sappiamo quanto principio attivo arrivi nel sito di infezione e quindi si rischia di favorire resistenze», ribadisce Matteo Bassetti.
Seguire alla lettera la prescrizione - Usa l’antibiotico alle dosi prescritte, senza ridurle a tua discrezione: «A dosi troppo basse è come se tu “vaccinassi” il batterio, rendendolo più forte», spiega l’infettivologo. Anche la durata della cura e il ritmo di assunzione delle compresse deve essere quella stabilita dal medico:
«Se smetti di prendere l’antibiotico appena migliorano i sintomi, non tutti i batteri vengono uccisi e quelli che sopravvivono sviluppano resistenze. E lo stesso succede se invece di prendere, per esempio, una compressa ogni otto ore, la assumi quando te ne ricordi: non mantieni nel sangue la concentrazione di farmaco minima per uccidere i germi».
Niente fai da te con le rimanenze - Il 9% degli italiani usa gli antibiotici senza una prescrizione medica e di questi l’87% lo fa con le rimanenze disponibili tra famiglia e parenti. «Le confezioni sono generalmente studiate per coprire la terapia prescritta, quindi non chiedere al medico due scatole “per sicurezza”», sottolinea Bassetti.
Se hai comunque avanzi, puoi portarli nelle farmacie che recuperano i medicinali non scaduti (bancofarmaceutico.org) o riconsegnarli al medico. «Non assumerli a tua discrezione e non passarli a un familiare, al limite tienili da parte nell’eventualità che il medico te li prescriva di nuovo».