Più che un'infiammazione vera e proprio dello stomaco, la gastrite nervosa è un'irritazione della mucosa gastrica, cioè una forma infiammatoria più blanda. Il motivo è dato dal fatto che non è provocata da agenti esterni, come ad esempio il batterio helicobacter pylori, l'abuso si farmaci antinfiammatori, di alcol e fumo, ma da stress e nervosismo che, in alcune persone, tendono ad aumentare la produzione di succhi gastrici.
I sintomi principali sono: bruciore, iperacidità, difficoltà digestive e dolore addominale. Quest'ultimo può assumere varie forme, manifestandosi con la stretta allo stomaco o strane sensazioni di "vuoto" che ricordano i morsi della fame, ma che in realtà sono crampi dolorosi.
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ANTIACIDI CONTRO L'IPERACIDITA'
Dato che la gastrite nervosa è provocata da un eccesso di succhi gastrici (i quali sono acidi per antonomasia), un rimedio da pronto intervento efficace è rappresentato dagli antiacidi che controbilanciano l'iperacidità. Si tratta di farmaci da banco che si vendono in farmacia senza prescrizione medica.
In alternativa, si può ricorrere al bicarbonato di sodio sciogliendo un cucchiaio in un bicchiere di acqua.
In casi meno frequenti, invece, la gastrite nervosa si manifesta nel modo opposto, cioè con una tale scarsità di succhi gastrici che rallentano notevolmente la digestione. Te ne accorgi dal fatto che 2-3 ore dopo i pasti avverti quella sensazione di peso allo stomaco, come se avessi appena finito di mangiare (e tanto!).
In questo caso, il rimedio consiste nel dare una sferzata ai succhi gastrici. Come? Masticando chewingum: la masticazione spinge lo stomaco a produrre i succhi gastrici, che servono appunto a scomporre i cibi in molecole, pronte per essere assorbite. In più l'atto del masticare dà l'illusione di calmare lo stress.
SPORT PER SCARICARE IL NERVOSISMO
Spesso la gastrite nervosa è un modo in cui si somatizza qualcosa che non si accetta della propria vita: un passato doloroso, un accadimento sconvolgente, un presente difficile ecc. Se ci pensi, anche nel linguaggio comune esiste l'espressione "non digerire" quella cosa o persona. E così, i pensieri si fanno ossessivi colpendo, in chi è predisposto alle somatizzazioni, l'organo bersaglio costituito dallo stomaco.
Il suggerimento è quello di distogliere quest'energia negativa dal corpo verso l'esterno, dedicandosi ad uno sport che piace. Oltre ad aumentare il rilascio di endorfine, gli ormoni del benessere, l'attività fisica rilassa la muscolatura addominale, contribuendo a migliorare la digestione. E naturalmente libera la mente dalla tensione, riempendola di pensieri positivi. Sembrano frasi fatte, ma quante volte ci si sente bene dopo una bella camminata a passo svelto? Per essere efficace, però, lo spert scelto deve essere vissuto con piacere e non con dovere.
ALIMENTAZIONE LEGGERA CONTRO IL MAL DI STOMACO
La dieta del soggetto affetto da gastrite è divisa in piccoli pasti e frequenti: no ai pranzi luculliani che durano ore e si arricchiscono di portate a mano a mano che passano i minuti, sì agli spuntini frugali a base di cibi light. Questo però non vuol dire consumare velocemente una galletta di riso con una fetta di prosciutto davanti al computer. Ma, sedersi regolarmente, apparecchiare per bene la tavola e mangiare cibi cucinati in modo semplice e conditi con olio crudo. Esempi? Verdure al vapore, riso in bianco, prodotti caseari, carne bianca alla griglia, pesce al forno.
E se la sensazione di nervosismo che "prende allo stomaco" non passa, non resta che prepararsi una tazza di camomilla calmante, appunto. Sia della tensione nervosa che dei dolori addominali.
LIMITARE LO STRESS, PER QUANTO POSSIBILE
Non è certamente facile eliminare lo stress, ma il solo fatto di provare a ridimensionarlo è un primo passo per affrontarlo. Ognuno "deve" trovare il proprio metodo antistress: c'è chi preferisce dedicarsi a uno hobby o a una passione, chi invece ha bisogno di riflettere sulle cause che gli procura disagio, e chi ancora ricorre alla meditazione.
In realtà, si tratta di trovare un proprio spazio mentale in cui ritagliarsi del tempo per se stessi che, giorno dopo giorno, aiuterà a relativizzare le difficoltà che irritano anima e...stomaco. Pensare per esempio che la propria vita non è fatta solo di dovere ma anche di piacere (vita sociale, attività ricreative, interessi vari ecc.) aiuta inoltre ad aumentare la propria resistenza allo stress, e quindi ad essere più forti contro i malanni che ne derivano, tra i quali la gastrite nervose.
L'importante è impegnarsi a "dividere" i capitoli della propria quotidianità in azioni doverose, piacevoli, stressanti e riflessive, in modo tale da non sentirsi solo assorbiti dal nervosismo.
NORME DI BUONA CONDOTTA...A TAVOLA
Chi è nervoso non mastica i cibi, li ingurgita. E già Ippocrate, il padre della medicina, sosteneva che la digestione inizia in bocca attraverso la masticazione. Dunque, provando a stilare un decalogo, potremmo suggerire:
1. Masticare
2. Non mangiare troppo condito: è soggettivo, ma spesso alcune spezie saporite possono irritare notevolmente la mucosa gastrica, proprio perché saporite: pepe, rosmarino, origano, curry...
3. Limitare l'alcol soprattutto a stomaco vuoto
4. Evitare la trappola del junk food, anche se hamburger e patatine son facili da addentare quando si è nervosi
5. Individuare i cibi più indigesti e farne a meno finché lo stomaco non smette di brontolare. Tra i più comuni: brodo, salsa di pomodoro, cipolle, cetrioli, peperoni, alcuni tipi di lattughe, frittura, aceto, limone...
6. Andare a dormire almeno 2 ore dopo la cena
7. No al caffè a stomaco vuoto
8. E nemmeno ai digiuni forzati: i succhi gastrici in eccesso corroderebbero le pareti gastriche vuote
9. Sorseggiare acqua non gasata durante i pasti
10. E se la gastrite è una spiacevole compagnia da più di 2 mesi, andare dal medico.
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Cara lettrice/caro lettore, le consiglio di rivolgersi ad un medico specialista in scienza dell'alimentazione o ad un servizio di dietetica di un ospedale della sua zona. In questo modo, dopo un'adeg...
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