Fai parte dei cosiddetti "gufi", coloro che vanno sempre a letto tardi, perché sono vitali e prive di sonno, mentre la mattina vivono come un incubo la sveglia. Ma la loro non è pigrizia innata. La colpa è del Cry1, come ha dimostrato una ricerca pubblicata sulla rivista scientifica internazionale Cell. Gli esperti hanno visto che spesso nel Dna dei gufi c’è una mutazione di questo gene. E sono in molti in questa situazione: un europeo su 75, secondo i ricercatori. Insomma, come dire, bisogna rassegnarsi.
La colpa è del "gene dei gufi"
Chi ha il “gene dei gufi”, com’è già stato soprannominato, ha l’organismo programmato su un’alternanza giorno-notte sfasata di circa un paio d’ore rispetto alla norma. Indubbiamente non è una vita facile. «La soluzione ideale è scegliere un lavoro con orari elastici», spiega Luigi Ferini Strambi, direttore del Centro di medicina del sonno dell’ospedale San Raffaele di Milano.
«Per chi è gufo, potersi alzare alle 9 è già una conquista, a tutto vantaggio dello stato di benessere generale». Ma non sempre è possibile. Ed ecco che, nel tentativo di svegliarsi e soprattutto alzarsi alle canoniche 7 del mattino si puntano anche 3-4 sveglie. «Ma servono a ben poco», assicura il professor Ferini Strambi.
L’ormone che può aiutare, la melatonina
Bisogna agire sulla melatonina. Il livello di questo ormone, che regola i ritmi del sonno, si abbassa fisiologicamente con l’arrivo della luce del giorno. E in questo modo accompagna il corpo al risveglio.
Esistono strategie per ridurre la melatonina del gufo, come alzare le tapparelle nella stanza da letto per far sì che entri la luce. La tecnologia può essere d’aiuto: oggi esiste la possibilità di programmare gli apparecchi elettrici, dalla tapparella all’accensione di lampade e lampadari di casa.
«Per regolare il ritmo sonno-veglia aiuta anche assumere una compressa di un integratore a base di melatonina la sera», continua Ferini Strambi. «È inutile aspettarsi miracoli ma può anticipare l’orario del sonno, a patto di prenderla alle 21-22 alla dose di 0,5 oppure 1 g».
Le regole di igiene del sonno
Per rendere il gufo un po’ meno gufo, ecco alcune regole di igiene del sonno.
La prima è spegnere televisione, computer e cellulari, perché stimolano l’attività cerebrale.
Per lo stesso motivo è utile evitare letture impegnative.
Sì invece alla musica perché stimola la produzione di endorfine, che hanno un’azione tranquillante. I brani più adatti? Il lago dei cigni di Caikovskij e Le Cygne di Sant-Saens sono particolarmente rilassanti, il preludio del Lohengrin di Wagner e il coro del III atto del Nabucco di Verdi sono calmanti.
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Articolo pubblicato sul n. 39 di Starbene in edicola dal 12/9/2017