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Addio rughe da cuscino: le cure per evitare che restino

Quando si è giovani le “pieghe del sonno” scompaiono in pochi minuti. Dopo gli “anta” servono creme specifiche, per evitare che diventino permanenti

credits: iStock



La cosmesi della notte si arricchisce di nuve scoperte: ora è possibile combattere le “pieghe del sonno” o “rughe da cuscino, dette così perché causate dal contatto con il guanciale, prima che diventino permanenti.

Dormire a pancia in su (la posizione ideale, secondo il Covenant Health System, grande network americano dedicato alla salute) aiuta ma, dai 40 anni in poi, servono trattamenti studiati per questi inestetismi.

Sono l’ultima frontiera degli antiage: applicati prima di andare a dormire, rivestono il viso di un impacco invisibile che lo protegge dal contatto con il cuscino per tutta la notte. Grazie a formule d’avanguardia, rilasciano in modo continuo gli attivi nel cuore delle cellule cutanee addormentate, per una pelle liscia al risveglio.


Conosci meglio i segni

Le rughe da cuscino si riconoscono facilmente: incavate, percorrono verticalmente le guance, segnano il contorno occhi, corrugano la fronte.

«A differenza di quelle d’espressione, equamente distribuite nelle due metà del volto, sono asimmetriche, concentrate solo sul lato del viso che resta a contatto con il cuscino per la maggior parte della notte», spiega Maddalena Montalbano, dermatologa e specialista in medicina estetica a Milano.

Perciò, secondo l’American Academy of Dermatology, chi dorme su un fianco è più a rischio. Peggio ancora per le amanti della posizione prona, a pancia in giù: le rughe sono più marcate perché metà del viso è affondata nel cuscino, in più l’ovale perde definizione per la formazione di grinze e solchi nella cosiddetta “V zone” (mento, collo, décolleté). Fino a una certa età, i segni scompaiono al risveglio: basta mettere un buon idratante.

Mano a mano che la pelle invecchia, però, il loro riassorbimento rallenta, fino a segnare in modo definitivo il viso. «Con il tempo la pelle cede, riduce la sua densità e si rilassa, perdendo anche la “memoria delle forme”», spiega la specialista. «I segni, prima temporanei e superficiali, diventano sempre più evidenti e profondi».

Anche il gonfiore del risveglio, quello che da giovani si lava via con un po’ di acqua fresca, non se ne va. «È il segnale che il sistema linfatico non è più efficace come prima, nel drenare l’accumulo di liquidi dovuto alla posizione distesa e alla compressione della pelle sul cuscino. Anche dopo ore, i tratti appaiono congestionati, come se ci si fosse sempre appena alzati dal letto».


Scegli gli attivi che funzionano

«Un trattamento specifico per la notte serve perché è dimostrato che mentre dormiamo la pelle cambia: diventa più secca e sottile, la funzione di barriera è più debole, l’esfoliazione naturale è più lenta, il pH si abbassa. Tutto ciò peggiora con l’età. Per questo la pelle matura è più suscettibile allo sfregamento del cuscino», prosegue l’esperta.

Gli antietà di nuova generazione contengono preparati che agiscono con diversi meccanismi. «Potenziano la produzione di collagene ed elastina, che supportano la “memoria delle forme” della pelle», spiega Montalbano.

«Contengono antiage quali peptidi, semi di carruba e niacinamide, che nutrono e rafforzano la barriera epidermica, riempiono gli avvallamenti e riducono profondità, larghezza, lunghezza delle rughe. La parte del viso schiacciata dal guanciale riprende forma: il contorno del volto è di rimpolpato grazie a molecole volumizzanti come acido jasminico, derivato dal gelsomino, e microsfere di acido ialuronico, in grado di aumentare di 30 volte di volume e occupare gli spazi intercellulari per un’azione di riempimento immediata. I tratti sono distesi e rinfrescati grazie a drenanti come l’estratto di passiflora, che stimola la microcircolazione e sgonfia le borse».


Segui la sleeping routine

«Applica il prodotto prima di andare a dormire, dopo la pulizia che funge da “skin reset” (disinnesca il danno cellulare subito dalla pelle durante il giorno a causa di raggi Uv e smog), e procedi esercitando una discreta pressione con i polpastrelli, con piccoli movimenti dal naso alle orecchie e dal centro della fronte verso l’esterno, per stimolare il sistema linfatico», sottolinea la dermatologa.

Completa con un prodotto per il contorno occhi ad azione “ice pillow”: tenuto in frigorifero, rinfresca all’istante come un cuscino ghiacciato.

«Due volte alla settimana, fai una maschera a base di marrubio bianco», conclude la dottoressa Montalbano: «È un derivato vegetale antiage e detox arricchito di microcristalli ottenuti da rocce minerali, per un peeling effetto pelle nuova. Infine, la sera bevi una tisana di tarassaco e curcuma che ripulisce la pelle dall’interno».



Il guanciale giusto

Scegli un cuscino ergonomico, di durezza media, che tenga allineato il collo con la colonna vertebrale, così i tessuti restano distesi e rilassati, sia che riposi sulla schiena sia che dormi su un fianco.

Rivestilo di federe di cotone (anche se secondo le donne orientali il tessuto migliore è la seta), da cambiare almeno una volta alla settimana: secondo uno studio della New York University School of Medicine, nelle lenzuola si annidano miriadi di batteri, secrezioni e polvere che riempiono la pelle di impurità e la disidratano.

Su Internet trovi tante idee per prevenire le rughe da cuscino: guanciali sfoderabili in tessuti arricchiti di estratti d’aloe per un effetto idratante, linee di federe in seta che accarezzano la pelle evitando che formi “grinze” (invenzione di una make up artist: guarda sul sito bydariiaday.com).

C’è anche un dispositivo a doppia mezzaluna (forse non molto comodo) che tiene la testa sollevata, evitando il contatto diretto con il cuscino ( “Just the pillow”, in vendita su savemyface.com).



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Articolo pubblicato nel n° 13 di Starbene in edicola dal 12 marzo 2019

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