Cuscino: guida alla scelta

Quando si acquista un guanciale, bisogna tenere conto dei propri disturbi. A garanzia di un buon sonno



di Monica Marelli


Se dormi male potrebbe essere colpa anche del tuo cuscino: forse è troppo vecchio, piccolo o semplicemente inadatto alle tue esigenze. Già, perché il guanciale perfetto deve essere acquistato in base ai problemi che possono mettere alla prova la qualità del tuo riposo.

Per scegliere quello giusto segui i consigli del professor Luigi Ferini Strambi, direttore del Centro di medicina del Sonno dell’Ospedale S. Raffaele di Milano.


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SOFFRI DI CERVICALE

Questo dolore può essere scatenato da fattori diversi, come un’errata postura, un colpo di freddo oppure la tensione dovuta allo stress. In ogni caso dormire nella posizione giusta, aiuterà i muscoli a rilassarsi e quindi a interrompere la sensazione dolorosa. 


Il consiglio
«Opta per un guanciale morbido e “adattabile”, in modo che quando ti appoggi ti permetta di trovare la posizione più comoda e confortevole, così allenterai la tensione». 


Cosa puoi trovare
Una buona scelta sono anche i cuscini modellati con speciali imbottiture in lattice naturale a forma di cilindro che “massaggiano” la nuca e le spalle, mentre la zona centrale più interna è quella dove la testa può sprofondare sul morbido.

 

RUSSI SPESSO

Diversi fattori (da un banale raffreddore alla deviazione del setto nasale) possono rendere rumorose le tue notti. Un problema aggravato dalla posizione durante il sonno: se riposi a pancia in su, infatti, i tessuti interni della gola si rilassano, la lingua si sposta indietro e occlude parzialmente la faringe, così l’aria che l’attraversa crea dei “vortici” che generano il rumore. 


Il consiglio
 «Serve un modello che sia il più alto possibile e ti permetta di appoggiare pure le spalle, altrimenti rischi di piegare in modo innaturale il collo, una condizione che favorisce il russamento e genera pure dei dolori cervicali. Inoltre è importante riuscire a dormire su un fianco, posizione che lascia libera la laringe di far fluire in modo regolare l’aria dal naso e dalla bocca», consiglia il professore.


Cosa puoi trovare 
Ottimi i guanciali morbidi e sagomati in modo che la posizione della testa sia “allineata” alla colonna vertebrale senza creare compressioni a livello della gola. Ci sono anche cuscini da posizionare a livello dell’addome per “stabilizzare” il corpo su un fianco.

SUDI TANTO

Se la tua stanza non è troppo calda, l’eccessiva traspirazione può essere dovuta ad altre cause, come gravidanza, stress, problemi alla tiroide. La scelta di un cuscino che lasci respirare la pelle ti aiuta a limitare il disagio. 


Il consiglio
«Evita guanciali con rivestimenti o imbottiture in fibre sintetiche di scarsa qualità e a basso costo. Sceglili in fibra naturale come lino o cotone e assicurati che siano tali, leggendo l’etichetta e chiedendo al rivenditore di farti toccare il prodotto», dice il professore.


Cosa puoi trovare
 La novità è un cuscino dotato di uno speciale strato di gel capace di assorbire il calore in eccesso. Per il rivestimento esterno invece esiste una particolare fibra di poliestere, chiamata Coolmax, che assorbe l’umidità e si mantiene fresca e asciutta più del cotone perché è lavorata in modo da creare un “assorbimento capillare”.

SEI ALLERGICA

Che sia causata dagli acari della polvere, o stagionale (dovuta ai pollini), il guanciale giusto può ridurre i disagi.

 

Il consiglio
 «Scegli cuscini rivestiti di materiale anallergico: è lavorato in modo che le fibre di tessuto siano così fitte da non lasciar passare polvere e polline. Naturalmente devono “reggere” i lavaggi frequenti e ad alte temperature perché l’igiene è il miglior modo per limitare il contatto con le sostanze allergizzanti», specifica Ferini Strambi.

 

Cosa puoi trovare
Puoi acquistare cuscini e copricuscini in tessuti anallergici sintetici come la microfibra di poliestere, o naturale come il kapok, una pianta diffusa in Sudamerica da cui si ricava la fibra più leggera al mondo. Ottima anche un’imbottitura in pula (l’involucro del seme) di farro, che impedisce lo sviluppo degli acari grazie a un particolare trattamento di sterilizzazione basato sul raffreddamento.

Scopri se è ora di cambiarlo 

➔ Il cuscino, proprio come il materasso, non è eterno: se ha l’imbottitura in piume d’oca, va sostituito dopo circa 5 anni. Se invece è in fibra sintetica, perde la sua funzionalità già dopo 2 anni.

➔ Questi tempi, però, sono indicativi perché molto dipende dal peso che devono sopportare (carichi maggiori li “consumano” prima) e dal numero di lavaggi che subiscono. Per esempio, il cuscino di una persona che soffre di allergie durerà molto meno perché deve essere pulito più spesso.

Hai un cuscino in lattice o in altra fibra sintetica? Piegalo a metà: se ritorna immediatamente alla sua forma originale vuol dire che conserva ancora tutta la sua elasticità e puoi continuare ad utilizzarlo. Altrimenti significa che devi sostituirlo.


Articolo pubblicato sul n. 41 di Starbene in edicola dal 29/09/2015


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