Se lavori a lungo in piedi o seduta, l’ideale è che tu ti abitui a indossare collant a compressione graduata, in grado di esercitare sulle gambe una pressione compresa tra i 18 e i 20 mmHG (il valore è indicato sulla confezione).
Grazie a speciali "maglie a struttura tubolare”, il tessuto dà un input decrescente (massimo sulla caviglia, medio al polpaccio e minimo all’altezza della coscia), teso a scongiurare rallentamenti, formicolii ed edema.
Esistono calze “leggere” (ovvero con un peso e uno spessore pari a 40 denari), ed altre più spesse e coprenti, con un’opacità compresa tra i 70 e i 140 denari. Quest’ultime hanno un potere tonificante maggiore e sono indicate qualora sulle gambe compaiano delle ragnatele di venuzze.
In questo modo si evita che si allarghino a macchia d’olio. Indossarle sotto la gonna o i pantaloni non è più un sacrificio: oggi i modelli di collant compressivi sono difficilmente distinguibili da quelli “normali”. Non rappresentano, quindi, più una minaccia alla femminilità.
- LEGGI ANCHE: Gambe: cosa fare in caso di crampi e fitte improvvise
- LEGGI ANCHE: Gembe: cosa fare se non riesci a tenerle ferme
- LEGGI ANCHE: Gambe: 4 esercizi per riattivare la circolazione
- LEGGI ANCHE: Cosa fare se hai piedi e caviglie gonfie
Fai la tua domanda ai nostri esperti
Articolo pubblicato sul n. 51 di Starbene in edicola dal 05/12/2017