Che meraviglia i polmoni! Somigliano a due alberi rigogliosi (visti al rovescio) con milioni di foglie, gli alveoli, che messi l’uno accanto all’altro occuperebbero una superficie equivalente a quella di un campo da tennis e sono connessi da 2.400 chilometri di vie aeree, la distanza tra Roma e Stoccolma. È in questo complesso sistema biologico che si svolge la funzione più delicata e miracolosa tra quelle vitali, il respiro, un atto fondamentale per tutto l’organismo.
Purtroppo, ad alterare la funzionalità polmonare possono contribuire diversi problemi, più o meno frequenti, perché – rispetto agli altri organi del corpo – i polmoni sono costantemente esposti al mondo esterno. È soprattutto d’inverno che le insidie aumentano, per cui un’adeguata protezione diventa essenziale: a suggerirci come curare la salute delle nostre vie respiratorie è la campagna "Proteggi i tuoi polmoni", promossa da Zambon Italia, che raccoglie i consigli della professoressa Maria Pia Foschino Barbaro, professore ordinario di Malattie dell’Apparato Respiratorio all’Università di Foggia e direttore dell’Unità Operativa di Malattie dell’Apparato Respiratorio del Policlinico Riuniti di Foggia.
Il freddo è un nemico
Le basse temperature, tipiche della stagione invernale, paralizzano la cosiddetta clearance muco-ciliare, ovvero quel complesso sistema di “ciglia” che tappezzano l’apparato respiratorio e permettono al muco, presente nell’organismo e contenente virus, batteri e particelle estranee, di muoversi verso l’alto ed essere, successivamente, eliminato. Inoltre, secondo un recente studio condotto dai ricercatori della Massachusetts Eye and Ear e della Northeastern University, pubblicato sul The Journal of Allergy and Clinical Immunology, le basse temperature provocano una consistente diminuzione delle vescicole extracellulari presenti nel naso, minuscole sacche piene di liquido che neutralizzano i virus prima che abbiano modo di infettare le cellule: siccome la temperatura interna del naso dipende fortemente da quella esterna che viene inalata, si è scoperto che il freddo diminuisce l’efficienza di questi “guardiani”, per cui i polmoni restano più esposti alle infezioni.
Gli altri fattori di rischio
Ma se la stagione invernale rappresenta il periodo di maggiore allarme per la salute dei polmoni, ci sono altri fattori di rischio che possono peggiorare il problema, come il fumo di sigaretta, l’inquinamento atmosferico, eventuali agenti irritanti sul luogo di lavoro e una dieta povera di vegetali dal potere antiossidante. E allora che fare? La campagna “Proteggi i tuoi polmoni” di Zambon Italia propone alcune pratiche mosse per affrontare al meglio le settimane più fredde dell’anno e mettere al riparo i polmoni. Ecco le principali.
- Proteggi bocca e naso
Evitiamo di esporci a cambi repentini di temperatura, all’aperto proteggiamoci con sciarpe e cappelli, ma non tralasciamo la protezione neppure nei luoghi chiusi, soprattutto se affollati, dove è bene indossare la mascherina. Per respirare correttamente, inspiriamo sempre con il naso ed espiriamo con la bocca: in questo modo, sfrutteremo il filtro naturale del naso, che ogni giorno riscalda, umidifica e filtra circa quindicimila litri di aria, in modo che quest’ultima raggiunga i polmoni senza contaminazioni, né troppo calda o viceversa troppo fredda, né troppo umida o secca.
- Riduci il rischio di infezioni
Laviamo spesso le mani con acqua e sapone, in particolare dopo aver tossito o starnutito e dopo aver frequentato luoghi e mezzi di trasporto pubblici: se acqua e sapone non sono disponibili, usiamo soluzioni detergenti a base di alcol o salviettine disinfettanti. Cambiamo sovente l’aria nei locali in cui sostiamo, perché una buona ventilazione può ridurre il rischio di contagio da malattie infettive che si trasmettono per via aerea. Mangiamo un’adeguata quantità di frutta e verdura, in quanto vitamine e minerali sono essenziali per il buon funzionamento del sistema immunitario. Tutte queste buone abitudini quotidiane possono contrastare le infezioni delle vie respiratorie in un periodo dell’anno dove la minore esposizione ai raggi solari indebolisce le difese immunitarie. Inoltre, ricordiamo che per le persone più fragili – come anziani e bambini – i vaccini rappresentano la prima linea di difesa contro le infezioni, prevenendo numerose complicanze.
- Smetti di fumare
Non c’è nemico peggiore del fumo di sigaretta per il declino della funzionalità polmonare, che apre la strada alla broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO), una patologia che interessa circa 4 milioni di italiani e porta progressivamente all’insufficienza respiratoria, oltre a un’evidente riduzione dell’efficienza fisica. I sintomi – tosse, catarro persistente e dispnea – vengono spesso sottovalutati all’inizio, ma con l’aggravarsi della malattia tendono a presentarsi anche a riposo e portano il paziente dallo specialista. Peraltro, d’inverno, fumare significa spesso uscire all’aria aperta ed esporsi a sbalzi di temperature, mettendo a doppio rischio i polmoni. Per smettere di fumare approfittiamo proprio del freddo, che non invoglia a uscire per accendere una cicca.
- Controlla la qualità dell’aria
A scuola, in ufficio e negli ambienti domestici, controlliamo che l’aria presenti un giusto grado di temperatura e umidità, ma anche che i filtri di condizionatori e termoventilatori siano puliti per evitare che vengano messi in circolazione contaminanti chimici e microbiologici che favoriscono l’infiammazione delle vie aeree. In particolare, la giusta umidità dell’aria respirata impedisce che le nostre mucose si secchino e riduce i pericoli dei microrganismi: laddove, invece, l’aria risulti troppo secca a causa del riscaldamento, valutiamo l’uso di umidificatori.
- Fai il pieno di antiossidanti
Frutta e verdura non dovrebbero mai mancare in tavola, perché contengono sostanze e micronutrienti che hanno dimostrato un’azione benefica sul sistema immunitario e sulla salute dei polmoni: in particolare, vitamine C e D rafforzano le difese e svolgono un’attività antiossidante, contrastando l’accumulo di radicali liberi. Al contrario, una spia dello stress ossidativo, che può comportare un maggiore rischio di danno polmonare, è il deficit di glutatione, il più potente antiossidante tra quelli prodotti nel corpo umano. Ad aumentarne la concentrazione possono collaborare i polifenoli, un vasto gruppo di sostanze naturali che si trovano principalmente in frutta, verdura, legumi, semi e cereali integrali. Ne fanno parte le catechine del tè verde e del cioccolato fondente, la quercetina della cipolla rossa, gli isoflavoni della soia, la luteolina del prezzemolo, l’eriodictiolo del limone, la naringina del pompelmo o il resveratrolo dell’uva rossa.