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Gravidanza extrauterina: come accorgersene

La diagnosi precoce di una gravidanza extrauterina consente esiti più favorevoli e riduce i casi in cui si arriva alla rottura della tuba



La gravidanza che si sviluppa al di fuori della cavità uterina è detta gravidanza extrauterina o ectopica. Si stima che nell’1-2% delle donne fecondate l’ovulo può andare ad impiantarsi in una sede diversa dalla cavità uterina: questo di solito avviene quando per qualche motivo il prodotto della fecondazione non riesce a raggiungere l’utero, ma attecchisce a livello della tuba che però non può supportare la crescita dell’embrione, per questo dopo qualche settimana si assiste alla sua lacerazione con conseguente emorragia che può mettere in pericolo la vita della donna.

Questo tipo di problematica insorge per lo più in caso di danni alle tube che sono più frequenti a seguito di infezioni ginecologiche come la gonorrea o la clamidia o come conseguenza dell’endometriosi, spesso tuttavia non esiste una causa precisa, ma l’aver avuto una gravidanza extrauterina ne aumenta il rischio se si cerca nuovamente un bambino. Secondo i dati statistici, comunque, circa il 50% delle donne con storia di gravidanza extrauterina riusciranno comunque a dare alla luce un bambino sano.

Generalmente ci si accorge della gravidanza extrauterina se i livelli di gonadotropina corionica sono più bassi del normale e se l’ecografia non riesce a visualizzare l’impianto del prodotto di fecondazione nell’utero.