di Paola Toia
Gli acari della polvere sono piccoli artropodi di dimensioni spesso sotto il millimetro. Vivono circa 3 mesi e, in condizioni favorevoli, si riproducono molto facilmente. Le femmine possono deporre un uovo al giorno.
Fin dal 1921 si ipotizzò che la polvere potesse contenere allergeni in grado di scatenare episodi di asma, sinusite e altri problemi respiratori. Solo più di recente è stata identificata l’origine di questi allergeni: gli acari della polvere.
Questi parassiti si nutrono della frazione organica presente nella polvere domestica come desquamazioni umane (forfora, resti di cute, capelli, unghie, ecc.) e piccoli animali. Importante sottolineare che a causare la reazione allergica non è l’acaro in sé, ma sono le sue feci. Si stima che ospitiamo in casa dai 100 ai 500 esemplari di acari per ogni grammo di polvere.
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ALLERGIA AGLI ACARI DELLA POLVERE: SINTOMI
I sintomi dell’allergia agli acari della polvere sono soprattutto respiratori (rinite e/o asma), ma in rari casi possono presentarsi anche reazioni cutanee, arrossamento e gonfiore agli occhi, lacrimazione, fastidio alla luce, debolezza; più frequenti sono i sintomi quali prurito al naso, al palato e alla gola. A livello cutaneo possono manifestarsi arrossamenti, eruzioni e dermatiti come l’eczema atopico. Molti sono i soggetti allergici che lamentano arrossamento cutaneo e prurito, soprattutto localizzato a livello del cuoio capelluto e sugli arti.
In presenza di questi sintomi, per capire se si è effettivamente allergici agli acari della polvere, è possibile sottoporsi a una visita medica, eseguire un test cutaneo e gli esami del sangue.
Cosa può peggiorare i sintomi dell’allergia agli acari della polvere?
Alcuni fattori amplificano i sintomi dell’allergia agli acari della polvere come ogni forma di inquinamento domestico (detergenti chimici, formaldeide, VOCs…). Chi soffre di allergia con sintomi a carico delle vie respiratorie dovrebbe tenersi lontano dal fumo di sigaretta. Anche un alto tasso di umidità, alte temperature e una scarsa ventilazione degli ambienti possono peggiorare i sintomi.
RIMEDI ALL'ALLERGIA AGLI ACARI
Per mitigare i sintomi dell’allergia agli acari bisognerebbe provvedere a un’attenta pulizia domestica e prediligere un arredamento facile da pulire. Ecco alcune delle buone norme per combattere gli acari e attenuare l’allergia:
- evitare i letti a castello, i letti con cassettoni e quelli richiudibili. Preferire testate in legno o in pelle ed evitare quelle in tessuto. Utilizzare le fodere antiacaro, che sono realizzate con tessuti a trama talmente fitta da impedire il contatto con gli allergeni;
- evitare l’uso di generatori di vapore per sterilizzare materassi e cuscini;
- lavare le lenzuola almeno una volta a settimana e alla temperatura di 55°C;
- nelle fredde giornate invernali, esporre all’aria aperta materassi e cuscini: il gelo aiuta a eliminare gli acari in modo efficace;
- pulire molto spesso anche tappeti e moquette e beneficiare dell’effetto “disinfettante” dei raggi del sole, esponendovi, quando possibile, cuscini, materassi e tappeti per qualche ora;
- evitare materiali in piuma, crine e pellicce perché sono il covo perfetto per le attività dell’acaro;
- avere pochi oggetti e pochi libri nella camera da letto per evitare accumulo di polvere;
- usare un aspirapolvere con filtro di qualità HEPA per non disperdere gli allergeni raccolti (prima dell’uso aspirare una bustina di tè bagnata);
- usare purificatori d’aria con filtro HEPA;
- usare panni elettrostatici per spolverare, perché non fanno fluttuare la polvere nell’aria;
- usare acaricidi in modo intelligente e senza esagerare con dosaggi e frequenza. Sul mercato si possono trovare spray antiacari semplici da usare e anche economici. Ogni trattamento offre protezione fino a sei mesi.
RIMEDI NATURALI CONTRO GLI ACARI DELLA POLVERE
Efficaci sono gli olii essenziali, in particolare l’olio di tea tree (bastano 4-5 spruzzi al giorno in ogni stanza) e l’olio di neem, mescolandolo con un po’ d’acqua e vaporizzandolo su materassi e cuscini. Molto utile anche il bicarbonato: basta spargerlo sulla superficie da pulire e poi aspirarlo con l’aspirapolvere.
