di Gianluca Liva dell'associazione Factcheckers
Gira su Facebook una composizione di tre foto mirata a veicolare un messaggio ben preciso e altrettanto falso. La prima ritrae un toro legato e collegato a vari macchinari, la seconda mostra una boccetta contenente un liquido non precisato. La terza, invece, inquadra la lista degli ingredienti di una nota bevanda energetica.
L’associazione scatta quasi immediatamente: la taurina, ingrediente alla base di molti energy drink, verrebbe ricavata dal liquido seminale dei tori e utilizzata per “arricchire” la bibita.
Si tratta di una bufala che va a incidere sulla forte indignazione che può provocare il sospetto che in una comune bevanda sia presente un ingrediente tanto disgustoso.
Per sfatare questo mito della taurina ricavata dallo sperma di toro è sufficiente ricordare che la sostanza si chiama così poiché era stata individuata per la prima volta nella bile dei tori. Tuttavia, successivi studi hanno dimostrato che è presente in una moltitudine di altri animali, fra cui l’essere umano.
Tutto ciò non basta a escludere la provenienza 100% organica della taurina usata negli energy drink. Sono le aziende produttrici a ricordare nei comunicati stampa ufficiali che la taurina contenuta nelle bevande e negli alimenti non è di derivazione animale ma viene prodotta artificialmente, dopo un attento processo di sintesi in laboratorio.
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Articolo pubblicato sul n. 44 di Starbene in edicola dal 17/10/2017