Per rinfrescare l'alito, per puro piacere, per tenere a bada stress e ansia. Sono tante le ragioni per cui mettiamo in bocca un chewing gum e iniziamo a masticare.
Pare che questo gesto così comune abbia origini antiche. Molti reperti ci rivelano che già nella preistoria i nostri antenati usavano masticare resine o corteccia: un articolo pubblicato a gennaio 2024 su Scientific Reports descrive lo studio di un team di ricerca internazionale, che ha reperito resti di resina masticati 9.700 anni fa e sui quali è rimasta addirittura impressa l’impronta dei denti. La scoperta insolita è stata fatta a Huseby Klev, un sito archeologico nel nord della Svezia, vicino all’odierna Göteborg, abitato durante il Mesolitico da un gruppo di cacciatori-raccoglitori.
Altre “gomme” primordiali si ritrovano nell’antica Grecia, dove era molto apprezzata una resina derivata dal lentisco o albero del mastice, e fra le tribù dell’America Centrale, che masticavano il chicle, altra resina coagulata dell’albero della Sapodilla, diventato – quasi duemila anni dopo – uno dei principali ingredienti del chewing gum moderno.
Dalla gomma del ponte al chewing gum senza zucchero
Dopo vari esperimenti, alla fine del 1880 nasce la gomma così come la conosciamo. La formula ideale viene messa a punto da William G. White, un venditore di popcorn di Cleveland: al posto del chicle utilizza lo sciroppo di glucosio, che è possibile aromatizzare come si desidera. È qui che nasce il primo chewing gum all’olio di menta piperita, che ha un successo enorme e porta White a essere addirittura eletto al Congresso degli Stati Uniti.
È poi durante le due guerre mondiali che il consumo di chewing gum aumenta considerevolmente. In Italia, sono i fratelli Ambrogio ed Egidio Perfetti – fondatori dell'allora Dolcificio Lombardo – a produrre e lanciare nel secondo dopoguerra la gomma da masticare, mito americano arrivato da noi qualche anno prima insieme ai soldati alleati.
Nasce così Brooklyn, la famosa “gomma del ponte”: un’autentica icona culturale, un mito che vive ancora oggi.
Il salto di qualità per il chewing gum, a livello internazionale, arriva negli anni Cinquanta, quando il dottor Bruno Petrulis, un dentista, ideò un chewing gum senza zucchero, dolcificato con la saccarina, da cui è partita una storia applaudita anche dalla scienza. Sempre più studi, infatti, dimostrano oggi che le gomme sugar free moderne, in cui lo zucchero è sostituito da edulcoranti, possono essere valide alleate per la salute orale e un sorriso splendente.
Il potere dello xilitolo
Oggi i chewing gum vengono spesso dolcificati al 100% con xilitolo, un ingrediente di origine vegetale con un gusto e una dolcezza simili allo zucchero comune, ma con alcune differenze chiave che lo rendono unico nel campo della salute dentale. Lo xilitolo infatti è in grado di inibire la crescita dello Streptococcus mutans, il principale batterio responsabile della carie: numerosi studi clinici hanno dimostrato che il consumo regolare di chewing gum con xilitolo, per periodi di tempo prolungati, è in grado di inibire la crescita dei microrganismi che causano la demineralizzazione di smalto e dentina.
Inoltre, la masticazione stimola la produzione di saliva, che neutralizza il PH acido della placca e favorisce una buona mineralizzazione dello smalto, aiutando anche nella rimozione dei detriti alimentari dalle superfici dentali. Tutto questo, secondo uno studio del 2022 condotto a Taiwan, contrasta anche la parodontite, una patologia batterica della bocca dove l’infiammazione si sposta dai tessuti gengivali più superficiali e arriva a coinvolgere le strutture profonde che fissano il dente nella sua sede.
Le gomme allo xilitolo sono alleate delle donne
I benefici del chewing gum allo xilitolo sono particolarmente importanti per la salute femminile. Secondo alcuni studi, il gender gap (cioè la disparità imputabile alla differenza di genere) non è ancora evidente durante l’infanzia, quando la carie colpisce femmine e maschi in egual misura, mentre già durante l’adolescenza le ragazze iniziano a manifestare più problemi rispetto ai loro coetanei.
A giocare un ruolo essenziale sono certamente gli ormoni, che influenzano la saliva mutandone composizione chimica, qualità e quantità. Per le donne, i periodi critici sono soprattutto pubertà, ciclo mestruale, gravidanza e menopausa, quando gli sbalzi ormonali causano diversi problemi al cavo orale, a partire dalle gengive infiammate, gonfie, sanguinanti e dolenti.
In particolare, nei nove mesi di dolce attesa la somma delle nausee mattutine e dei rigurgiti acidi, può abbassare il pH salivare, favorendo la demineralizzazione e l’erosione dentale, cioè la perdita dello strato esterno duro dei denti. Le ricerche hanno evidenziato che, in questo periodo, l’uso regolare di gomme allo xilitolo può ridurre i batteri cariogeni, sia per le future mamme sia per i loro bambini.
Addirittura, uno studio condotto in Malawi e pubblicato online sul supplemento di gennaio 2022 dell’American Journal of Obstetrics and Gynecology, ha riscontrato che l’assunzione giornaliera di gomme allo xilitolo può aiutare a diminuire di circa il 25% il numero di parti prematuri e di circa il 31% il numero di bambini con basso peso alla nascita.
Durante la menopausa, invece, è piuttosto comune soffrire di xerostomia (o bocca secca), dovuta alla ridotta salivazione per effetto del calo degli estrogeni: questa secchezza aumenta il numero dei batteri presenti nel cavo orale, che si attaccano ai denti e causano svariate problematiche.
Ecco perché masticare chewing gum, in particolare senza zucchero e con xilitolo, può essere utile in tutte le stagioni della vita femminile per ridurre la carica batterica e aumentare la salivazione.
Alito fresco e sorriso luminoso
Quando il chewing gum contiene alcuni ingredienti funzionali, come calcio carbonato e tripolifosfati, ne giova anche il candore dei denti, prevenendo la comparsa di nuove macchie o rallentandone la formazione, per un sorriso bianco e luminoso.
Lo xilitolo gioca un ruolo importante anche nel donare una sensazione di freschezza in bocca: i cristalli presenti nel chewing gum, sciogliendosi nella saliva durante la masticazione, assorbono calore e abbassano temporaneamente la temperatura del cavo orale di 1 o 2 gradi, regalando un alito fresco.
Indispensabili nella quotidianità
Facendo un bilancio degli innumerevoli benefici, masticare chewing gum allo xilitolo è utile soprattutto fuori casa, in tutte quelle situazioni in cui ci è impossibile utilizzare i tradizionali strumenti di igiene orale come dentifricio, spazzolino e filo interdentale.
La percentuale di chi sfrutta questa alternativa è molto alta (54,8% dei consumatori, secondo una ricerca realizzata a giugno 2024 da Perfetti Van Melle e AstraRicerche).
Ma masticare un chewing gum è anche un momento di piacere (45,3%) e di relax (45,2%), un’attività da fare quando si è in attesa in fila, in stazione o in aeroporto (21,3%), o ancora un aiuto per allentare la tensione prima di una prova o di un incontro importante (19,1%). La scienza, infatti, conferma che la masticazione ha influssi positivi sulla percezione di ansia e stress: il movimento contribuisce a rilassare i muscoli facciali e a ridurre sia la tensione sia i livelli di cortisolo, il cosiddetto ormone dello stress, nella saliva.