ASCOLTA I TUOI VERI BISOGNI
Naturalmente, quanto più è grave il lutto, tanto più il “ritorno” alla vita normale richiederà tempo. In genere, si può cominciare a riprendersi da una a due settimane dopo l’evento. «Dopo questo periodo, da una condizione di perdita di appetito, per esempio, la persona comincia ad avere desiderio di mangiare qualcosa di particolare, come una pietanza che piace. Assecondare le piccole voglie è utile, senza esagerare nelle quantità e solo se effettivamente questo bisogno si avverte», dice la psicologa Di Mauro.
Il cibo è solo un esempio, naturalmente. I desideri da assecondare potrebbero essere anche un breve viaggio, "per staccare", o un’attività che dà piacere. L’importante è che le cose avvengano spontaneamente. Inutile affidarsi agli amici che consigliano di uscire, per svagarsi un po’. «In questi momenti non si ha voglia di divertimenti. Bisogna assecondare il bisogno dell’organismo di riprendersi dallo smacco o dall’evento luttuoso. Uscire perché ce lo chiedono gli amici non aiuta a estraniarci, perché il nostro pensiero sarà fisso alla condizione che ha generato la tristezza. La persona deve poter scegliere liberamente che cosa fare, con chi relazionarsi, se parlare con qualcuno.
Anche una chiacchierata con le persone giuste o un sostegno psicologico con un percorso di psicoterapia sono utili per capire il significato della perdita o dell’evento traumatico, ma hanno senso solo se è la stessa persona a chiederli e a cercarli», dice la dottoressa Di Mauro.