«In Italia un bambino su tre respira male. E spesso è un respiratore orale», afferma il dottor Mike Maric, medico, campione mondiale e allenatore di apnea, nonché docente Coni. In quest'ultimo caso il piccolo respira utilizzando soprattutto la bocca, e ciò rappresenta un problema: respirare con il naso è fondamentale perché serve a riscaldare, umidificare e purificare l'aria che inspiriamo. «Inoltre, ha anche un effetto neuropsicogeno di rilassamento», continua l'esperto.
Come capire se il piccolo respira con la bocca
«Bisogna, come sempre, interfacciarsi con lo specialista. Però, a casa c'è qualche piccolo suggerimento che ci permette di capire se nostro figlio respira con la bocca», continua Maric. Il primo segnale è il fatto che soffre spesso di sinusite, raffreddore e naso che cola. Il secondo: in alcuni momenti, come per esempio quando studia, legge oppure guarda la tv, tiene la bocca aperta, anche leggermente. Invece, le labbra devono essere chiuse, senza sforzo muscolare.
Due esercizi utili per il respiro
In questo caso si possono eseguire due movimenti molto semplici, utili per stimolare i muscoli attorno alla bocca, chiamati "esercizi della matita". Nel primo, durante l'inspirazione va appoggiata una matita sotto il naso e poi trattenuta con la spinta delle labbra; nel secondo, invece, occorre inspirare, trattenere la matita esclusivamente con le labbra e, in fase di espirazione decontrarre la muscolatura periorale.
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