È vero che una volta l’acqua del rubinetto era più sicura?
Sui social gira l’idea che in passato l’acqua dei rubinetti fosse più sicura. Il nostro esperto di fake news spiega come stanno davvero le cose
di Gianluca Liva, dell’associazione Factcheckers
Gira, ritorna e si diffonde sui social a intervalli più o meno regolari l’idea che, nel passato, l’acqua dei rubinetti fosse più sicura rispetto a quella a cui possiamo attingere oggi. Il richiamo a un immaginario perduto rappresenta l’applicazione del classico concetto del “si stava meglio quando si stava peggio”: magari più poveri ma con una migliore acqua dei rubinetti.
Si tratta di una falsità. Oggigiorno l’acqua che corre nella rete idrica nazionale proviene in più dell’85% dei casi da falde sotterranee molto ben protette. L’acqua viene controllata costantemente e si effettuano più di un milione di analisi ogni anno, col fine di tracciare con accuratezza i parametri microbiologici e chimici.
Ai tempi dei “nostri nonni” (indicativamente tra i 50 e i 70 anni fa) i controlli e le disposizioni per garantire la salubrità dell’acqua erano ben più scarsi e labili. Ancora oggi, però, bisogna prestare attenzione alla qualità dell’acqua che passa, attraverso le tubature di palazzi vecchi. In rari casi i tubi usurati, costruiti secondo i canoni di quel passato tanto rimpianto, potrebbero rilasciare piombo. È per questo che il Ministero della Salute ha pubblicato delle linee guida per capire quando è il caso di fare una verifica alle tubature della propria abitazione.
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Articolo pubblicato sul n. 38 di Starbene in edicola dal 3 settembre 2019