Stai serena in vacanza, il dottore è online

La telemedicina ti permette di fare una visita o contattare uno specialista ovunque tu sia, anche all’estero. Puoi fare controllare persino gli esami, o chiedere un consulto. Basta avere il pc o anche semplicemente lo smartphone con te

di Gruppo San Donato


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Non importa dove tu sia. Se il telefono è un po’ la tua ombra, metà dei giochi sono fatti. E qualunque cosa ti accada o ti causi ansia, basta un touch per avere a portata di mano un pool di medici con più di 40 specialità diverse e i Centri d’eccellenza del Gruppo San Donato. È la telemedicina, che azzera le distanze e abbatte i tempi d’attesa, videovisita gli anziani, chi ha difficoltà a muoversi da casa e non solo, fa fare fisioterapia guidata da remoto e, infine, evita i pellegrinaggi sanitari da volo aereo.

Ce ne parla l’ingegner Elena Bottinelli, Head of Digital Transition and Transformation del Gruppo San Donato.


Ingegner Bottinelli, come sta andando la telemedicina?

La nostra App Web App GSD, già nota per la possibilità di prenotare le visite e accedere ai referti, ha più di un milione di accessi, mentre il Progetto Telemedicina, partito nel 2020, oggi ha 100mila iscritti. Dagli esami, passati (dal fascicolo sanitario personale), futuri e molto altro.


In pratica, entrati nella app o nel sito, qual è l’iter classico?

Se la persona sa già a quale specialista rivolgersi, attraverso l’app può scegliere se fissare l’incontro in presenza o in remoto, avendo la possibilità di anticipare eventuali esami pregressi. In questo modo, il medico li può vedere sulla piattaforma, visionandoli prima della visita e guadagnando così tempo prezioso. In ogni caso il medico interpellato, vista la personale situazione del paziente, saprà consigliare la migliore soluzione: la telemedicina o la visita in presenza o un mix delle due, come si fa in caso di neuroriabilitazione (per esempio nei casi di demenza o post trauma) o di psicoterapia.


E se non si ha idea dello specialista giusto?

C’è la possibilità di compilare un questionario online, cioè di autovalutare i propri sintomi rispondendo alle domande del nostro Symptom Checker. Grazie a questo sistema, infatti, il paziente potrà individuare lo specialista più idoneo a trattare il suo caso.


296862Se si è lontani dall’Italia si riesce ad accedere al servizio?

Assolutamente sì. 1500 pazienti di telemedicina sono residenti all’estero e utilizzano il servizio di routine. Fra l’altro, per tutti è possibile il consulto o la seconda opinione, nel caso si sia fatta una visita i cui risultati si vogliono approfondire o confrontare. Il consulto consiste in un parere medico in forma scritta, realizzato sulla base della documentazione clinica e del quesito forniti dal paziente, mentre la seconda opinione riguarda una diagnosi o un piano terapeutico precedenti. Si può interpellare il medico online anche per interpretare correttamente i valori di certe analisi già eseguite.


Chi sono gli specialisti più contattati?

In genere gli psicologi, un altro fenomeno post Covid che oggi è diventato abbastanza di routine, anche per gli adolescenti. Però siamo in estate, quindi i dermatologi per i nei e le scottature, i gastroenterologi per le infezioni intestinali, i ginecologi per i problemi intimi legati al caldo sono sempre abbastanza gettonati. E poi i cardiologi, che si fanno sempre carico dei problemi pressori e di chi ha l’ipertensione da gestire anche in vacanza, gli angiologi con i problemi di circolazione periferica, e gli allergologi alle prese con gli effetti delle pollinosi stagionali. Solo per citarne alcuni.


Lo specialista può prescrivere esami e farmaci con ricetta?

Sì, ed è possibile, sempre online, chattare con lui anche in tempi successivi al primo contatto, per esempio per essere seguiti nel follow up post cure. La chat serve anche per interventi o domande “d’emergenza”. Fra l’altro il servizio da remoto si completa con la possibilità, per chi ne ha necessità o lo richiede, di eseguire prelievi, ecografie e radiografie a domicilio.


L’utilizzo della app è semplice anche per gli over?

Sì. L’età media dei pazienti che usufruisce del servizio è 52 anni, ma anche i super senior in genere se la cavano benissimo. Ricordiamoci che la pandemia, oltre ad aver dimostrato l’importanza dei controlli e delle visite da remoto ha avvicinato molti anziani alla tecnologia.


Il paziente risparmia con la telemedicina?

Pur essendo un servizio non coperto dal SSN, il risparmio, rispetto ai controlli tradizionali, è sia in termini economici che di impatto ambientale. Abbiamo calcolato che mediamente, una persona che utilizza la telemedicina, fa 490 chilometri in meno per recarsi alle visite e collaterali, con 250 euro “salvati” per ogni singolo viaggio, e 95 per ore di lavoro guadagnate riducendo le assenze. Il risparmio per tutti, invece, sta nelle emissioni di CO2 in meno (grazie all’azzeramento degli spostamenti), per un totale di circa tre milioni e mezzo di chili di anidride carbonica non emessa, l’equivalente di quella che viene assorbita da 18mila alberi in un anno.



296861Identikit

Elena Bottinelli è specializzata in bioingegneria al Politecnico di Milano e ha una lunga esperienza nel settore dei dispositivi medici. Fra le fondatrici di Leads – Women Leaders in Health, rete che promuove la leadership femminile nel settore sanitario, ha ricevuto la Mela D’Oro del premio Marisa Bellisario. Sostenitrice dello sport, ha girato il Giappone in bici.


Come funziona l'app

Utilizzare i servizi del Gruppo San Donato è facile: basta scaricare l’App su qualsiasi telefono da App Store o Google Play, inserire le proprie credenziali e creare una password personale. Una volta espletate le procedure di rito si accederà a tutti gli esami passati presenti e futuri in sicurezza. Per il paziente è possibile la ricerca anche per struttura e ubicazione territoriale della stessa.


10 cose che si possono fare

1. Farsi visitare via video per 40 specialità mediche, dalla cardiologia alla psicologia.

2. Caricare e scaricare esami e analisi da far vedere al medico.

3. Farsi prescrivere farmaci e test da eseguire.

4. Chattare con il proprio specialista di riferimento.

5. Fare riabilitazione da casa via video controllati da strumenti che rilevano i movimenti e supervisionati dal fisioterapista (teleriabilitazione).

6. Organizzare un prericovero.

7. Trovare lo specialista giusto in base ai propri sintomi.

8. Farsi dare un parere o una seconda opinione sul proprio caso clinico.

9. Prepararsi a una visita o a un esame particolare condividendo anche la propria documentazione.

10. Gestire il post dimissioni e il contatto col medico anche con i caregiver del paziente.



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