"Sono, sei, è - Prospettive della scienza su sesso, genere e identità" è il titolo della Quattordicesima edizione della Conferenza mondiale Science for Peace and Health, tenutasi a Milano e aperta dal Premio Nobel per la Pace 2018 Nadia Murad.
Ideata dal professor Umberto Veronesi per studiare i mutamenti socio economici attraverso la scienza, si è composta di quattro sessioni per comprendere come sesso, genere e identità stiano cambiando i paradigmi della nostra società. Le parole chiave: origine ed evoluzione dei sessi, medicina di genere, tutela della salute e dell'identità di genere, diversity & inclusion in azienda, il valore della diversità, la gender equality nella società.
Alla regista francese dei film Tomboy e Ritratto della giovane in fiamme Céline Sciamma è stato assegnato l'Art for Peace Award per l’impegno sulle questioni di genere affrontate attraverso la sua opera cinematografica.
Il sapere scientifico, nella sua pluralità, ci può permettere di riconoscere le differenze biologiche e le diversità sociali ed evitare che queste si traducano in discriminazioni e diseguaglianze in vari ambiti: dalla salute alla famiglia, dal mondo del lavoro alla convivenza civile. Sin dalla sua fondazione, il progetto Science for Peace and Peace ha perseguito come suoi principali obiettivi quello di diffondere una cultura di pace e favorire maggiori investimenti in ricerca scientifica.
Cosa è emerso dalla Conferenza
Nella prima parte della giornata si è discusso di sesso e genere dal punto di vista scientifico analizzando l’origine e l’evoluzione dei sessi. Carlo Alberto Redi, Telmo Pievani e Chiara Tonelli si sono confrontati sul tema, deducendo che esiste una moltitudine di sfaccettature relative al sesso e al genere. La genitorialità? Un progetto affettivo.
La medicina di genere necessita di maggiori investimenti, e un appello è stato fatto alle case farmaceutiche e alle istituzioni: oggi il 42% dei farmaci sono sviluppati secondo i generi, la maggior parte sono farmaci oncologici. Di particolare importanza, secondo la psicologa Fulvia Signani, è il coinvolgimento di tutte le professioni della sanità: infatti è nella relazione tra il paziente e il professionista che si può incorrere nelle gender bias se quest’ultimo non è alfabetizzato.
Nel pomeriggio i lavori sono iniziati con la testimonianza di Cathy La Torre, avvocata e da sempre attiva nella difesa di tutti i diritti, ma in particolare nel perseguire un’attuazione dei diritti alla salute all’identità di genere. L’adozione è stato il tema del relatore Luca Trapanese, padre adottivo single e gay, di Alba, bambina portatrice di handicap. Proprio la Sindrome di Down di cui è affetta la bambina ha permesso che un uomo single potesse adottare, in quanto solo bambini disabili possono essere affidati a famiglie non tradizionali, grazie all’articolo 44 della legge sull’adozione dell’83. In Italia il 24% delle famiglie è mono parentale.
Il professor De Masi, sociologo, ha sottolineato come entro il 2030 si debba arrivare ad avere il 60% laureate donne, superando le attuali discriminazioni che sono proprie delle aziende, istituti conservatori in assoluto, ancor più della Chiesa Cattolica.
In Università Bocconi la prof. De Vries è stata chiamata per riallineare il mondo accademico alle diversità presenti nella società: sono quindi aumentate le professoresse donne e agevolate le integrazioni di studenti stranieri. Si sta, inoltre, tentando di aumentare il periodo di congedo parentale per le donne e introdurre quello per gli uomini.
L'appello degli scenziati della pace
In un mondo dilaniato da conflitti e tensioni, dove esistono ancora intollerabili diseguaglianze e discriminazioni sessuali e di genere, gli scienziati della pace, rivolgendosi alle istituzioni politiche e scientifiche competenti, hanno espresso alcune raccomandazioni. Ecco cosa chiede Science for Peace and Health 2022:
Nell’ambito della scienza e della formazione:
- 1. Di aumentare gli investimenti e la ricerca nel campo della medicina di genere, nell’ottica di una medicina sempre più orientata ai bisogni della persona, secondo il Piano per l’applicazione e la diffusione della Medicina di Genere, in attuazione dell’articolo 3, comma 1, Legge 3/2018.
- 2. Di introdurre come corso obbligatorio l’educazione sessuale e alla prevenzione nelle scuole primarie e secondarie. L'Italia è infatti uno degli ultimi Stati membri nell’Unione europea in cui l’educazione sessuale non è obbligatoria nelle scuole, insieme a Bulgaria, Cipro, Lituania, Polonia e Romania.
Nell’ambito della società e dei diritti:
- 1. Di introdurre una legge che modifichi ed estenda l’attuale Legge Mancino (25 giugno 1993, n. 205) sui crimini d’odio, ai reati di misoginia, omotransfobia e abilismo, fatta salva la libertà di espressione, come anche chiesto e auspicato a più riprese dall’Agenzia dell’Unione Europea per i diritti fondamentali.
- 2. Di svolgere attività di sensibilizzazione e politiche attive affinché il divario occupazionale di genere in Italia si riduca dall’attuale 19,8% fino almeno alla media europea dell’11% (Fonte Eurostat), e vi sia un progresso verso la riduzione del divario retributivo a parità di qualifica.
A queste istanze si aggiunge la richiesta, rivolta alle principali organizzazioni internazionali, di una maggiore sensibilizzazione sul tema della condizione delle donne e delle minoranze nei teatri di guerra, incluso il conflitto in corso in Ucraina, il cui rispetto e salvaguardia diventino base essenziale di ogni negoziato di pace.
novembre 2022