È vero che esiste una sfera capace di causare terremoti?
Sui portali che ospitano alcune delle più bizzarre teorie complottiste è stata riportata una notizia con toni decisamente allarmistici. Ma è la solita bufala
di Gianluca Liva, dell’associazione Factcheckers
In Germania, a Göttingen, ci sarebbe una pesante sfera sospesa che, una volta fatta cadere al suolo, sarebbe in grado di generare un potente terremoto. In alcuni articoli che girano sul web si allude al fatto che con uno strumento del genere chiunque sarebbe capace di provocare un sisma catastrofico e si sprecano i riferimenti ai recenti terremoti avvenuti in Italia.
Lo strumento a cui si riferiscono gli autori degli articoli è conservato alla Wiechert Earthquake Station di Göttingen, fondata nel 1902 dal fisico tedesco Emil Wiechert, ma di sicuro non si tratta di un pericoloso artefatto capace di distruzione.
Quella che viene denominata “palla di Mintrop” altro non è che un congegno costruito nel 1908 da Ludger Mintrop, allievo di Wiechert: una impalcatura d’acciaio a cui è appesa a un’altezza di 14 metri una sfera d’acciaio dal peso di quattro tonnellate. La palla veniva fatta cadere sul suolo per registrare le deboli onde sismiche artificiali che derivavano dall’impatto col fine di calibrare in maniera sempre più precisa gli strumenti di rilevamento dei terremoti.
Oggi la palla è diventata un’attrazione turistica e ogni prima domenica del mese è possibile assistere a una “caduta”. Nulla di cui preoccuparsi, in conclusione. Per generare un terremoto distruttivo servirebbe ben di più.
Secondo le informazioni fornite dagli esperti del Centro di Ricerche Sismologiche dell’OGS «in generale, la caduta di un grave di qualche tonnellata sicuramente genera stress aggiuntivo nella crosta terrestre, ma il suo contributo è infinitesimale rispetto ai livelli di stress che agiscono con continuità sulle faglie profonde che generano i forti terremoti. Senza addentrarsi in valutazioni complesse, possiamo riferirci a un caso pratico. La caduta di un grave di peso elevato è una delle tecniche comunemente adottate per generare onde sismiche ai fini delle indagini geofisiche, per esplorare cioè la struttura del sottosuolo (un altro metodo è quello di usare cariche esplosive). A titolo di esempio, nel 2011 l'OGS ha condotto alcuni studi in Veneto utilizzando un grave di 1800 kg lasciato cadere da altezze variabili tra 4 e 18 metri. In quel caso era presente una piccola rete di registrazione dei terremoti (anche molto piccoli, magnitudo vicina a 0), che non ha rilevato nessun aumento di sismicità locale nei mesi successivi all'esperimento. Da notare infine, che il livello di energia sismica prodotto dalla caduta del grave era in quel caso notevolmente inferiore a quella di normali brillamenti effettuati in cave e miniere».
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Articolo pubblicato sul n. 36 di Starbene in edicola dal 21 agosto 2018
