Previsto per gennaio 2024, il lancio della navicella SpaceX Crew Dragon porterà il colonnello dell'Aeronautica militare italiana Walter Villadei sulla Stazione Spaziale Internazionale, insieme a un equipaggio composto da altri tre astronauti. E per preparasi al viaggio nello spazio ci sarà il cibo made in Italy. È infatti il Gruppo Rana a preparare i pasti per la crew della missione spaziale Ax-3 di Axiom Space, proveniente da Italia, Spagna, Svezia e Turchia, durante il suo periodo di ritiro, fase strategica di preparazione prevista prima del lancio. Attraverso la stretta collaborazione con Rana gli astronauti della missione potranno gustare le eccellenze della cucina italiana, nelle cui ricette si fondono tradizione e innovazione.
Il Pastificio Rana ha accolto l’importante sfida e ha così unito, nel proprio hub di ricerca e sviluppo “Casa Innovazione Rana”, da una parte il know-how dei propri ricercatori e tecnologi alimentari e dall’altra l’esperienza del Ristorante Famiglia Rana, insignito nel 2022 di una stella Guida Michelin. È nato così un menù che rappresenta la sintesi di queste due anime aziendali strettamente interconnesse.
L'iniziativa rientra nel progetto “Italian Food in Space”, promosso dal Ministero dell'agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste e con la collaborazione dell’Aeronautica militare, con lo scopo di sostenere la candidatura della cucina italiana a Patrimonio Culturale Immateriale dell'Umanità dell'Unesco.
«Siamo entusiasti di aver preso parte al progetto “Italian Food in Space”, che ci permette di continuare la nostra missione di diffondere con grande orgoglio l’eccellenza e l’esperienza gastronomica italiana nel mondo e non solo», ha commentato Giovanni Rana Jr., innovation manager del Gruppo Rana. «La cucina italiana rappresenta la storia e l’identità del nostro Paese e crediamo che per valorizzarla e promuoverla in modo ancora più efficace sia fondamentale la collaborazione virtuosa tra pubblico e privato. Per questo abbiamo deciso di essere a fianco delle istituzioni italiane in questo progetto, supportando questo traguardo storico in cui l’Italia svolge un ruolo chiave».
L'obiettivo è quello di dare vita a uno specifico piano alimentare che fosse nutrizionalmente bilanciato e allo stesso tempo gourmet, con ingredienti di altissima qualità provenienti da tutta Italia. Gli chef Rana avranno il compito di cucinare questi piatti quotidianamente, per tutta la durata della fase di preparazione degli astronauti e della crew tecnica. Queste settimane che precedono il lancio sono fondamentali per il successo della missione, in quanto l’equipaggio raggiunge l’apice della preparazione fisica e psicologica, rispetto a cui il cibo è un elemento fondamentale.
«L’iniziativa di far mangiare “italiano” gli astronauti durante il ritiro preparatorio prima del volo è il primo passo per vedere la dieta alimentare degli astronauti del futuro basata sulla straordinaria e variegata tradizione italiana», ha affermato il colonello Walter Villadei. «Infatti il cibo non è solo un’esigenza, ma una preziosa risorsa in un ambiente che ci prepara all’elevato stress-psicofisico del volo spaziale. La giusta combinazione di nutrienti, qualità e gusto diventa parte di una strategia più ampia di preparazione e mantenimento dell’operatività degli astronauti e una valida contromisura agli effetti legati alle radiazioni, alla microgravità e ai processi ossidativi. È però importante ricordare che per portare, in futuro, cibo italiano sulla Luna e – perché no – su Marte, saranno necessarie nuove tecnologie e ulteriore ricerca scientifica. Questo progetto è la dimostrazione dell’importanza della missione Ax-3, a cui ho l’onore di contribuire, che punta a mettere insieme una ricetta vincente: tecnologia, innovazione ed eccellenza italiana».
dicembre 2023