di Gianluca Liva, dell’associazione Factcheckers
L’acqua di cocco può essere utilizzata come sostituto del plasma sanguigno. È questo il messaggio che è ha ricominciato a circolare da qualche tempo, diffuso anche da alcuni blog italiani. Si tratta di una bufala che è stata rilanciata nel corso degli anni da moltissimi portali, sia italiani sia stranieri.
L’acqua di cocco possiede senza dubbio molte proprietà: è una buona fonte di calcio, potassio e magnesio. Tuttavia l’acqua di cocco e il plasma sanguigno non sono la stessa cosa, anzi. L’acqua di cocco “imita” i fluidi intracellulari e non il plasma sanguigno. Iniettare acqua di cocco può comportare gravi conseguenze come l’edema cerebrale, l’aritmia cardiaca o un peggioramento dell’insufficienza renale.
L’unico utilizzo endovenoso documentato dell’acqua di cocco riguarda le situazioni di estrema emergenza. In questi casi il liquido è stato somministrato per guadagnare tempo prezioso in contesti in cui non erano subito disponibili cure adeguate.
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Articolo pubblicato sul n. 26 di Starbene in edicola dal 12/6/2018