di Gianluca Liva, dell’associazione Factcheckers
Nelle scorse settimane l'immagine è girata ovunque: da Facebook a Twitter passando per WhatsApp. Si tratta di una radiografia di un cranio umano, parte dello studio pubblicato nel 2018 da David Shahar e Mark G. L. Sayers della University of the Sunshine Coast, in Australia, in cui si evidenzia una piccola pretuberanza che spunta al principio del collo.
A causare questa crescita inattesa sarebbe, secondo molti portali che hanno riportato la notizia, l’uso intensivo dello smartphone. I risultati dello studio sono stati esagerati quando non deliberatamente distorti, indicando non meglio precisate radiazioni come la causa della crescita anomala. La realtà è ben diversa.
Secondo gli autori della ricerca, la causa dovrebbe essere la scorretta postura che si assume quando si usa il telefono. Tuttavia molti esponenti della comunità scientifica hanno messo in dubbio il metodo impiegato in questo studio. Shahar e Sayers hanno utilizzato soltanto vecchie radiografie per arrivare alla loro conclusione e non hanno mai chiarito l’effettiva esistenza di questo rapporto causa/effetto. In sostanza: al momento non ci sono prove concrete che l’uso dello smartphone provochi, sul lungo termine, la crescita di un nuovo osso.
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Articolo pubblicato sul n. 30 di Starbene in edicola dal 8 luglio 2019