di Gianluca Liva, dell’associazione Factcheckers
Su vari siti internet si legge che per ridurre una massa tumorale fino a farla scomparire sarebbero sufficienti infusioni di una soluzione contenente bicarbonato di sodio. Queste infusioni sarebbero particolarmente efficaci dato che qualsiasi tumore sarebbe causato da una infezione provocata dalla Candida albicans, un fungo. Il fautore di queste teorie è Tullio Simoncini, ex oncologo italiano, radiato dall’Ordine dei Medici e condannato in via definitiva per frode e omicidio colposo.
Simoncini ha illustrato le sue idee nel libro Il cancro è un fungo. La rivoluzione nella cura dei tumori, pubblicato nel 2005. Da allora, nel corso degli anni, Simoncini e altre persone si sono dedicate – di fatto – alla pura sperimentazione umana non consentita. Le teorie di Simoncini, infatti, sono del tutto infondate, prive di qualsiasi scampolo di verità o di evidenza clinica. Inoltre, dopo essere stato radiato dall’Ordine dei Medici, Simoncini e parte del suo staff hanno continuato a somministrare – a caro prezzo – i propri rimedi fuori dall’Italia: in Albania. È nel 2012 che, a Tirana, un ventisettenne catanese affetto da cancro al cervello è morto dopo essersi sottoposto alle infusioni. Per quei fatti, la condanna a 5 anni e 6 mesi di carcere, per Simoncini, è diventata definitiva a gennaio 2018.
Nonostante ciò, ancora oggi i sostenitori dell’origine fungina dei tumori e del bicarbonato di sodio come rimedio efficace per eliminarli, diffondono il loro messaggio via internet, illudendo i pazienti e le loro famiglie e vendendo una speranza fasulla, basata su una pratica molto pericolosa.
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Articolo pubblicato sul n. 15 di Starbene, in edicola dal 26 marzo 2019