di Gianluca Liva, dell’associazione Factcheckers
A fine giugno è stato pubblicato un video, registrato sulla spiaggia di San Foca, nel Salento, che mostra la presenza di quello che a prima vista sembra uno squalo che sguazza a pochi metri dalla riva.
Le immagini sono arricchite dal commento di una persona (la stessa che sta riprendendo) che spiega come, solo pochi minuti prima di quell’istante, gli squali visibili fossero tre ma che due di essi si sarebbero allontanati.
Il video è stato ripreso da molti siti e ha guadagnato in poco tempo migliaia di condivisioni. In questo modo si è generato un “allarme squalo” tra chi, in questo momento, si trova a trascorrere le vacanze nelle località balneari salentine.
È stato un successivo video a fare luce sull’intera vicenda e a spiegare che si tratta di uno scherzo. Nel secondo video si vede chiaramente come lo squalo non fosse altro che una persona, intenta a indossare una finta pinna mentre nuota. Si tratta di una burla che potrebbe costare cara ai suoi autori: azioni come questa, infatti, possono essere punite per legge secondo l’articolo 658 del Codice Penale, “Procurato allarme presso l’Autorità”.
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Articolo pubblicato sul n. 33 di Starbene in edicola dal 31/7/2018