Non è un semplice libro di diete, ma un super fenomeno social. L’autrice di Natural diet è una biologa nutrizionista napoletana che si firma Barbara EVG (dalle iniziali del cognome, Esposito Vulgo Gigante), ha due lauree, 32 anni e lavora da 4. Il suo metodo di dimagrimento rapido ha conquistato 97mila follower su Instagram, 12mila su Facebook e 149mila visualizzazioni sul canale Youtube In cucina con la Dott.ssa Barbara, aperto solo un anno fa per mostrare le ricette dei suoi piatti sani ma golosi. Alcune di queste ricette, ben 105, ora sono racchiuse in un libro, Natural Diet, appena uscito per Rizzoli.
Il galoppante tam tam mediatico le ha procurato clienti persino oltreoceano ed estimatori vip, come le influencer Angela Nasti, Chiara Biasi e Gilda Ambrosio o attori e showgirl, da Nadia Rinaldi a I Fichi d’India e Giulia Salemi. Così ha potuto aprire, dopo Napoli, un secondo studio a Milano e assumere 15 assistenti.
Qual è il segreto di questo successo dirompente?
«In realtà non ho inventato nulla di nuovo, ho solo applicato i principi della sana nutrizione e rivisitato la classica dieta mediterranea con un po’ di coraggio. Non elimino nulla dall’alimentazione. Seleziono i cibi adatti per ciascuno ed elaboro dei piani molto personalizzati. Soprattutto accompagno i pazienti per mano, li incoraggio quando ne hanno bisogno, come un coach».
La particolarità della sua dieta?
«Niente alimenti confezionati, lavorati o raffinati ma solo materie prime. Per esempio, sì il tacchino ma non l’affettato di tacchino, e poi qualche accortezza, come evitare le tossine. Il tonno, per esempio, che contiene mercurio lo sostituisco con lo sgombro, il classico panino con del pane di segale o di farine integrali. Niente rinunce né l’odiato conteggio delle calorie ma solo tanta attenzione. Io credo che ognuno di noi dovrebbe mangiare come fa una donna in gravidanza e prendersi cura di sé come la neomamma con il suo bambino».
Lei mangia così?
«Sì, certo. Mi diverto in cucina a sperimentare il metodo Natural Diet: se ho voglia di dolce per esempio preparo dei semplicissimi pancake ipocalorici ma deliziosi. E mi concedo uno sfizio di tanto in tanto, per esempio non rinuncio alla pizza napoletana».
Perdere chili in poco tempo è una promessa che fanno in tanti, non tutti ormai ci credono. Come fa ad avere così tanti pazienti?
«Con il buon senso: con me non ci sono beveroni né sostituti del pasto, non bisogna sfinirsi con lo sport né mangiare insapore. Questo è confortante e incoraggia molti a provare. L’unico sforzo da fare è organizzare il proprio tempo in modo da pianificare i pasti e la spesa e non avere scuse. Come trovi il tempo per accompagnare tuo figlio a scuola o in palestra devi farlo per una cosa altrettanto importante, la tua salute. A cambiare davvero è lo stile alimentare e i risultati si vedono già in 7 giorni».
Anche il social marketing fa la sua parte...
«Ci tengo a mostrare i risultati ottenuti dai miei pazienti. Tante diete promettono miracolosi “prima e dopo” ma io li mostro per davvero, con le foto e con le testimonianze video di chi con il mio aiuto ce la fa. E sono tantissimi».
Ci sono storie di fallimento?
«Capita quando non c’è la giusta motivazione. Ma il mio lavoro consiste nell’aiutare le persone a trovarla, educandole a uno stile alimentare che sia corretto e salutare prima che dietetico. Molti, per esempio, sono restii a provare alimenti che non conoscono ma che per loro sarebbero utilissimi. Per esempio, il riso basmati, la quinoa, l’amaranto. Non li hanno mai assaggiati e storcono subito il naso. Faccio molta fatica a convincerli che sostituiscono un primo piatto e sono pure saporiti».
Come è nata Natural Diet?
«Alla fine degli studi ho acquistato il software per creare piani dietetici con il quale tutti i nutrizionisti iniziano a lavorare. Era costato tanto, io da neolaureata non avevo risorse e i miei si erano appena separati e non potevamo aiutarmi. Per pagare le rate lavoravo tantissimo e non bastava. Del resto le mie diete erano uguali a quelle dei colleghi dato che venivano fuori dallo stesso strumento. In più i pazienti si lamentavano perché erano stanchi di soffrire la fame per perdere 400 grammi alla settimana. Così mi sono messa a lavorare ancora di più, notte e giorno, per capire come potevo mettere a frutto gli studi fatti. Il successo di Natural Diet nasce proprio da quella necessità e da quella tenacia».
Il primo paziente?
«Mia cugina, da sempre in lotta con il suo peso: a notare il cambiamento è stato il parrucchiere da cui era stata appena sette giorni prima. Il suo passaparola mi ha portato tanti clienti, ho iniziato a pubblicare su Instagram le loro foto - testimonianze e da lì si è moltiplicato tutto».
Il libro è un bel punto d’arrivo, adesso che progetti ha?
«Sto già lavorando al secondo libro ma il mio sogno è la ristorazione. A Napoli ho già lanciato lo Street food Natural Diet, cioè la proposta di alcune mie specialità con un’ape car. Ora voglio creare un ristorante a tema e una linea di prodotti a mio marchio».
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Articolo pubblicato sul n. 51 di Starbene, in edicola dal 4 dicembre 2018