Questa non è la solita intervista ficcanaso e tutta gossip a una delle incantevoli ragazze che Striscia la notizia ci ha fatto conoscere in questi anni. Certo, Irene Cioni è stata dal 2013 al 2017 la “bionda” in coppia con la “bruna” Ludovica Frasca, ma basta scambiare qualche parola con lei per dimenticare in un attimo gli stacchetti di danza da velina.
Bellissima, fresca, spontanea, Irene sprigiona un’aura di consapevolezza nonostante abbia soltanto 25 anni. È calma e serena, così lontana dallo stereotipo dello spiritaccio toscano (è originaria di Fucecchio, come Indro Montanelli). Il segreto del suo equilibrio? Leggi queste pagine e lo scoprirai.
Irene, cosa hai fatto da quel 10 giugno di due anni fa quando hanno concluso la tua ultima puntata di Striscia?
«Mi sono finalmente presa un po’ di tempo per me. 866 puntate (la coppia Cioni-Frasca è seconda, per longevità televisiva, solo a quella Caracciolo-Nargi, primatiste con 885 puntate, n.d.r.) sono state un’avventura fantastica ma impegnativa. Non solo sul set: l’esistenza delle veline assomiglia molto a quella delle collegiali. Per coerenza con l’immagine pulita delle ragazze, ci è richiesto di uscire con il contagocce la sera, di prestarci poco agli scatti dei fotografi e di tenere una condotta pressoché immacolata. Insomma, il prezzo della popolarità si paga a scapito della vita privata. Dopo la trasmissione mi sono quindi riappropriata della mia esistenza e… ho avuto un incredibile colpo di fulmine».
Racconta.
«Sono sempre stata una sportiva (tanto nuoto ma, soprattutto, danza) ma non conoscevo lo yoga. Così un giorno ho voluto provare ed è stata, ve lo giuro, un’illuminazione. Mi sono sentita come se avessi finalmente scoperto la mia dimensione. Per la prima volta ho capito che la mia mente era in armonia con il corpo, una sinergia che non avevo mai provato e che mi completava alla perfezione. Sono uscita dalla palestra rigenerata».
Che cosa ti piace tanto dello yoga?
«Le sue infinite potenzialità. Qualche esempio? Allevia lo stress, mette in connessione anima e corpo, affina flessibilità ed equilibrio, migliora la qualità del sonno, riattiva le nostre connessioni cerebrali. Alcuni studi hanno poi dimostrato che lo yoga aiuta persino nell’apprendimento delle lingue straniere, oltre a essere un toccasana per la vita sessuale».
La pratica quindi ti ha cambiato la vita…
«In un certo senso sì, anche perché sto trasformando questa passione in mestiere. Sono diventata insegnante di vinyasa yoga (il peggior allievo? Giacomo, il mio ragazzo: mai che sia serio, mai che non mi faccia scoppiare a ridere) e sto esplorando nuove applicazioni, come il connubio di yoga e musica. Lo scorso maggio, in occasione di Piano City Milano, ho tenuto open space una lezione sulle note della pianista Anna Laura Marone. Un’esperienza multisensoriale immersiva, dove ascolto, respiro e concentrazione diventano una cosa sola mentre il suono profondo e vibrante del pianoforte acquista la potenza di un mantra. Emozionante. Chi vuole farsene un’idea può guardare il video sulla mia pagina di Instagram».
A proposito di Instagram, nella tua mini-bio scrivi anche “love cooking”. Guardando la tua linea perfetta c’è da giurare che non siano certo di dolci le tue ricette preferite.
«Invece impastare torte è proprio uno dei miei hobby! Ma la sfida è riuscire ogni volta ad alleggerire zuccheri e grassi. Magari uso il fruttosio, sostituisco il burro, m’ingegno con farine integrali. E i risultati, credetemi, sono sempre da leccarsi i baffi».
Continuiamo con la tua bio social. Ti definisci traveler: sempre in partenza?
«Certo! Con Giacomo, che è sportivissimo, andiamo spesso in montagna e con lui ho iniziato a sciare. Al mare, invece, mi ha fatto scoprire il sup, variante del surf in cui si sta in piedi sulla tavola spingendosi con la pagaia. E poi viaggi favolosi. Quello che ho più nel cuore è in Cambogia, con la visita in bicicletta ai templi Angkor Wat immersi nella giungla. Il nostro prossimo viaggio sarà un trekking in Perù ma credo non sarà imminente».
Nella tua valigia non mancano mai…
«Un tubino nero (occupa poco spazio e non si sa mai), un paio di scarpe con il tacco (idem), un paio di stringate e una tuta adatta per la pratica. Anche in vacanza mi piace iniziare la giornata con lo yoga e la meditazione».
Definisciti con tre hashtag.
«Il primo non può essere che #yogagirl, poi #bodymindflow per come lo yoga ti fa sentire. Per ultimo però metterei #blonde: perché sì, sono proprio una bionda, una bionda vera».
Qual è il tuo punto debole?
(Ci riflette qualche secondo.) «Non vorrei sembrare arrogante ma mi piaccio come sono. Un tempo avrei risposto “vorrei una taglia in più di reggiseno” ma oggi non più. Merito sempre dello yoga che insegna l’accettazione di sé e l’amorevole gentilezza anche verso il proprio corpo».
Beauty e make up: una passione o un obbligo?
«Sono una fissata dell’idratazione perché ho la pelle del viso molto secca, quindi non tralascio mai di usare una buona crema, siero e contorno occhi. Per quanto riguarda il trucco sono invece piuttosto basic: per me make up super naturale, niente di più. Le foto su Instagram dove sfoggio smokey eyes da manuale? Ma quello è lavoro, ci pensano i truccatori».
Come ti vedi tra 10 anni?
«Per quanto riguarda il lavoro non so. Sono piena di curiosità e ho voglia di guardarmi intorno, non ho ancora ben deciso cosa farà “da grande”. Però so che intorno a me ci sarà una famiglia e dei bambini».
Nella tua bio ti definisci anche actress. Quindi stai debuttando anche nel mondo del cinema?
«Sì e con un film che, però, non vedrete prima della fine dell’estate: Perché mi guardi così, con la regia di Alessandro Gelli, dove sono la protagonista femminile, una maestra delle scuole elementari appena arrivata in un paese toscano. Vi prometto che vi farò sorridere ma anche commuovere».
Oltre al film in uscita hai anche qualche altro progetto?
«Sì, ne ho uno con Giacomo, ma per il momento è privatissimo».
Dai, regalaci uno scoop!
«Ma come, non eravamo d’accordo che questa non sarebbe stata un’intervista gossippara? Seguitemi su Instagram e lo scoprirete».
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Articolo pubblicato nel n° 27 di Starbene in edicola dal 18 giugno 2019