di Gianluca Liva, dell’associazione Factcheckers
Sta girando da qualche settimana una pericolosa bufala via WhatsApp. Si tratta di un messaggio vocale (una registrazione audio inviata come un messaggio in chat) in cui si sente la voce di una donna che informa che all’ospedale di Termini Imerese, a Palermo, sono state ricoverate alcune famiglie dopo avere bevuto l’acqua a marchio Fontalba.
Nel messaggio vocale si sente la donna parlare di una “partita di acqua infetta di qualche sostanza”. Questo è bastato per far sì che si diffondesse in poco tempo la paura nei confronti delle bottiglie d’acqua di quella particolare marca.
Tuttavia non c’è nulla di vero. Nessuna partita d’acqua è risultata infetta e non c’è alcuna emergenza in corso. Questo episodio di contaminazione non compare sul portale dedicato del Ministero della Salute perché risulta del tutto inesistente. La ditta produttrice delle bottiglie d’acqua, la Montalbano Acque S.r.l., ha diffuso un comunicato in cui smentisce la notizia.
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Articolo pubblicato sul n. 1 di Starbene in edicola dal 19/12/2017