I tipi di orgasmo femminile

Vaginale, clitorideo, ma anche multiplo e persino onirico: scoprili tutti



Ciò che scatena l'orgasmo è una complessa catena di reazioni a livello muscolare e neuronale. Gran parte della confusione nasce da Freud: negli ultimi cento anni sono stati presi come riferimento per lo studio della vita sessuale le idee dello psicoanalista austriaco, periodo a partire dal quale si inizia a parlare di orgasmo vaginale e orgasmo clitorideo.

Le indagini più recenti sembrano aver definitivamente archiviato idee come l'esistenza del punto G o che il piacere femminile debba essere legato all'orgasmo vaginale, altro punto che molti sostengono non esistere, tuttavia la déblacle continua. Attualmente la ricerca continua a sperimentare nuove ipotesi scientifiche.

«Nella mentalità comune l'orgasmo costituisce la vittoria, simbolo di un rapporto sessuale appagante. In realtà un rapporto sessuale è fatto di molte altre sfumature e colori, non per forza coincidenti con l'orgasmo. Non si vince nulla, non è una vittoria» spiega Francesca Romana Tiberi, psicologa e sessuologa.

«L'orgasmo è il risultato, non l'obiettivo. Il piacere della sessualità dovrebbe essere nel gioco, ovvero nella ricerca dell'orgasmo, non nel suo raggiungimento. Il primo modo per conoscersi meglio e spostare attenzione è la consapevolezza: io devo essere parte attiva nel processo alla scoperta di me. La masturbazione, che incontra ancora tante resistenze, aiuta le donne a scoprire i meccanismi di funzionamento del corpo e insegna a essere autosufficienti rispetto al piacere».

«Un mito da sfatare riguarda l'orgasmo multiplo, che in passato non si sapeva neanche bene cosa fosse, ma rientrava nelle aspettative comuni. E che dire dell'orgasmo simultaneo? In realtà è un fenomeno molto cinematografico, i tempi dell'orgasmo maschile e femminile sono diversi, quindi è molto difficile da provare tale tipo di orgasmo» chiarisce la psicoterapeuta Maria Letizia Rotolo.

«Il corpo non sbaglia: sta lì e funziona, praticamente sempre» commenta Francesca Romana Tiberi, psicologa e sessuologa: «Se noi non raggiungiamo l'orgasmo è perché stiamo mettendo limiti più nella testa che nella fisicità: occorre andare a vedere qual è la nostra problematica e scoprire perché non riusciamo a perdere il controllo. Problematiche nel raggiungimento dell'orgasmo hanno sempre a che fare con una difficoltà a perdere il controllo».

Quando l'orgasmo è difficile è bene riflettere sul livello di intimità e fiducia presenti nella relazione e interrogare, esplorare, vivere il corpo senza paura, né imbarazzo. Imparare a rilassarti e conoscere meglio ciò che provi e desideri costituiscono il passo più importante per una sessualità felice.

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