Per un futuro senza fumo e senza sigarette

Sono oltre due milioni i fumatori italiani che sono passati ai prodotti senza combustione abbandonando le sigarette tradizionali. Le innovazioni tecnologiche e l’attenzione alla sostenibilità ambientale di Philip Morris



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Dal lancio nel mercato italiano (e in Giappone) del primo dispositivo Iqos a tabacco riscaldato sono passati 10 anni. Un compleanno che l'azienda Philip Morris, leader nei prodotti senza combustione, ha voluto celebrare nei giorni scorsi con un grande evento che si è tenuto a Milano. È stata l'occasione per fare il punto sul fumo in Italia, sul consumo di sigarette tradizionali, su quanto vengono usati e richiesti i dispositivi elettronici, ma anche un momento per riflettere sulla mission e sull'identità di Philip Morris, che guarda al futuro con un obiettivo ambizioso, ovvero senza fumo.

L’85% di chi usa Iqos, per esempio, ha abbandonato le sigarette tradizionali. È questo il dato comunicato dal colosso del tabacco che ha lanciato in Italia IQOS ILUMA i PRIME. È l'ultima e più innovativa soluzione all’interno del crescente portafoglio di prodotti senza combustione dedicati agli adulti che vogliono smettere di fumare.

L’obiettivo è un «futuro senza fumo», affinché le sigarette «diventino un pezzo da museo», ha azzardato il presidente della divisione dei prodotti inalabili smoke-free, Stefano Volpetti. Il manager ha spiegato che «oggi la tecnologia senza combustione di Philip Morris è presente nelle mani di 36 milioni di persone». Tra queste, sono oltre due milioni i fumatori italiani che sono passati ai prodotti senza combustione abbandonando le sigarette tradizionali.

Il nuovo IQOS ILUMA i PRIME e il progetto di sostenibilità ambientale

Questo dispositivo è altamente tecnologico, è dotato di nuove funzionalità avanzate, come il nuovo Touch Screen, che consente di visualizzare rapidamente le informazioni sull’utilizzo, e la modalità "Pausa" per interrompere l’uso e riprenderlo con lo stesso Smartcore Stick. Il sistema a induzione scalda dall’interno gli stick di tabacco appositamente progettati.

L’innovazione tecnologica per la creazione di nuovi prodotti va di pari passo con la maggiore attenzione alla sostenibilità ambientale. Philip Morris è impegnata nell’implementazione di strategie di decarbonizzazione delle attività produttive e di efficientamento idrico in ambito agricolo e industriale, ma anche di sostenibilità economica e sociale, rivolta a promuovere il territorio e le oltre 41mila persone parte della filiera. 

A gennaio 2024 è stato lanciato “REC – Riciclo per economia circolare”, un progetto di riciclo totalmente dedicato ai rifiuti di IQOS e Lil, che punta a raccogliere entro il 2024 fino a 500mila dispositivi non più utilizzabili con un obiettivo di recupero in media di oltre l’80% delle materie prime presenti nei device, tra cui materiali plastici e metallici, magneti, batterie agli ioni di litio e circuiti. Materiali considerati dall’Ue “critici”, ossia ad alto rischio di fornitura e di importanza economica e strategica per numerose attività industriali. Nell’autunno del 2024 è stato raggiunto e superato in anticipo l’obiettivo di raccolta di 500mila dispositivi.

Nel mese di aprile al progetto REC si è aggiunto “IQOS Refreshed”, l’usato premium che ha l’obiettivo di dare una seconda vita ai dispositivi IQOS ILUMA, contribuendo a ridurre la creazione di rifiuti elettronici.

Oltre allo sviluppo di prodotti alternativi alle tradizionali sigarette, il Gruppo ha confermato l’impegno a investire sulle tecniche più avanzate di agricoltura sostenibile e di precisione. Già nel 2022 Philip Morris aveva sottoscritto un accordo con il Ministero dell’Agricoltura che prevedeva investimenti per 500 milioni di euro in cinque anni per la filiera agricola del tabacco in Italia.