LE DOMANDE SUL RUOLO DEL GENITORE
Come rispondere allora a chi sostiene che un bambino per crescere ha bisogno di due figure diversificate? «Le tre funzioni della genitorialità, cioè quella normativa, legata al saper dare delle regole, quella affettiva e quella dell’accudimento, non hanno genere e possono essere svolte da persone dello stesso sesso, che le ripartiranno all’interno della coppia», risponde la dottoressa Scalari.
«D’altra parte, anche nei genitori etero oggi non vale più la suddivisione secondo cui il padre detta le regole e la madre accudisce. I ruoli sono interscambiabili e non si ascrivono più all’uno o all’altro sesso. E i bambini crescono bene ugualmente».
Un’obiezione che spesso viene sollevata è che, mancando uno dei due “personaggi genitoriali”, l’identità sessuale del piccolo potrebbe risentirne.
«È vero, l’identità di genere si forma anche per rispecchiamento, ma certamente all’interno delle famiglie gay ci sono nonni, zii, e amici che possono rappresentare la figura mancante.
D’altra parte, quanti bambini sono cresciuti normalmente avendo come riferimento un solo genitore, per esempio la mamma, magari supportata dalla nonna?».