DOVE È PIÙ FACILE PRENOTARE
Le regioni che hanno centri di prenotazione unici, come Lombardia, Toscana, Lazio o Friuli Venezia Giulia, sono quelle che riescono a evadere in tempi accettabili le richieste: «Con la ricetta del proprio medico, si telefona al Cup (in molte città è un numero verde) o ci si collega in rete (anche attraverso le farmacie che fungono da canali d’accesso al centro prenotazione) per fissare l’appuntamento», spiega il dottor Gargiulo.
«Vagliando le agende di tutte le strutture di pertinenza, il Cup indica il primo posto libero, anche fuori città, nel rispetto dello standard d’attesa previsto dalla legge». Inoltre, è possibile accedere direttamente al sito della propria azienda sanitaria territoriale o di residenza, oppure ai portali degli ospedali, e verificare direttamente i giorni d’attesa previsti per ogni singola prestazione.
Chi ha una preferenza per una clinica o un ambulatorio, però, rischia di perdere il diritto al tempo massimo garantito, soprattutto se si tratta di un policlinico: questo tipo di struttura lavora anche per pazienti interni, quindi dovrà mettersi in coda, accettando il primo appuntamento disponibile.
Ma esiste un’ulteriore possibilità: «Fissare visite o esami in una regione diversa da quella di residenza », spiega il dottor Silvestro Scotti, vicesegretari della Federazione italiana medici di medicina generale.
«La ricetta per le prestazioni specialistiche o diagnostiche è valida su tutto il territorio nazionale. Quindi, si può chiamare il Cup della regione dove si desidera effettuare la visita e fissare l’appuntamento», specifica l’esperto.