Il digiuno intermittente potrebbe essere pericoloso

Celebrato da tanti personaggi noti come ricetta per la longevità, il digiuno intermittente viene smontato da un nuovo studio. Secondo i ricercatori americani, non solo sarebbe inefficace, ma comporterebbe addirittura un rischio più elevato di infarto, ictus e decesso



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Celebrato da tanti personaggi noti come un elisir di lunga vita, il digiuno intermittente potrebbe essere non solo inefficace ma addirittura pericoloso. Uno studio presentato a un meeting dell’American Heart Association, smonta questa pratica come utile salvavita dalle malattie cardiovascolari e ricetta per la longevità.

Una forma di restrizione alimentare che prevede l’assunzione di cibo limitata a 8 ore al giorno, ad esempio dalle 8 alle 16, mentre nel resto della giornata non si assumono alimenti e si beve solo acqua.


Cosa dice il nuovo studio sul digiuno intermittente

Gli autori di questo studio hanno esaminato le abitudini alimentari di 20mila persone, metà uomini e metà donne, per una media di 8 anni fino a un massimo di 17, tramite i database dei Centers for Disease Control and Prevention americani e le hanno confrontate con i decessi avvenuti negli Stati Uniti nello stesso intervallo di tempo.

Secondo i ricercatori, chi segue questo regime dietetico ha un rischio di morte per eventi cardiovascolari superiore a chi si nutre in modo regolare. L’esame su persone che soffrivano di cuore ha mostrato che digiunare anche solo per 14 ore determina un rischio più elevato di infarto, ictus e decesso. La stessa analisi su pazienti con tumore avrebbe dimostrato che riduce la sopravvivenza.


I benefici del digiuno intermittente nel breve periodo

Giuseppe Remuzzi, direttore dell’Istituto di ricerche farmacologiche Mario Negri e ordinario di Nefrologia all’Università degli Studi di Milano, commenta così: «Il digiuno intermittente, oltre a far dimagrire, migliora la sensibilità all’insulina e il metabolismo, riduce l’infiammazione, abbassa il colesterolo e la pressione del sangue in chi ce l’ha alta. Sono, però, effetti a breve termine».

Quindi il beneficio, ammesso che ci sia, sarebbe circoscritto nel tempo. A lungo termine, secondo gli studiosi, può addirittura fare male anche a chi soffre di cuore o è un malato oncologico.

La ricerca è importante, poiché non solo il digiuno intermittente ma anche altre forme di modifica delle abitudini alimentari con lunghi intervalli di digiuno sono diventate molto popolari e considerate come una forma di prevenzione di molte patologie. Lo studio non è esente da alcuni punti deboli che dovranno essere approfonditi.

Remuzzi fa notare che lo studio «non dà indicazioni sul tipo di dieta e nemmeno sul meccanismo biologico che sta alla base delle differenze della durata di vita nei gruppi esaminati». Quindi prima di giungere a conclusioni definitive serviranno altre analisi.

28 marzo 2024

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