Primo, lavarsi bene le mani. Secondo, stare a distanza di almeno un metro dalle persone, evitare i luoghi affollati e così via: fondamentale seguire le prescrizioni del Ministero della Salute. Ma poi? C’è qualcos’altro che possiamo fare per stare il più possibile alla larga dall'influenza e dal Coronavirus?
Sì, possiamo aumentare le nostre difese immunitarie, quello “scudo” che l’organismo innalza ogni volta che si confronta con “nemici” esterni, siano batteri, funghi o virus, i più cattivi di tutti, perché si insinuano direttamente nelle cellule. «Intendiamoci, le difese non si costruiscono dall’oggi al domani, molto dipende da genetica, abitudini di vita e alimentari», avverte Ginevra Menghi, medico specialista in immunologia clinica a Roma. «E nessuno ci garantisce che, migliorando l’immunità, non ci ammaleremo di Coronavirus.
Detto questo, in attesa del vaccino che ci aiuterà a formare anticorpi specifici, possiamo puntare sulle sostanze naturali immunostimolanti. Estratti di piante che, senza effetti collaterali, sono utili per potenziare la cosiddetta prima linea di difesa, i battaglioni formati dai linfociti T, macrofagi e altre cellule immunitarie che il nostro organismo mette in campo contro i suoi nemici per aumentare la nostra resistenza».
Usa piante e probiotici insieme
Cominciamo da una pianta cinese, l’astragalo. Da questa radice si estrae il più famoso immunostimolante della medicina cinese, forte anche in Occidente di molti studi scientifici. «Contiene diverse sostanze come polisaccaridi e flavonoidi, che aumentano l’attività dei linfociti T e migliorano nel complesso la risposta immunitaria, soprattutto a livello dei polmoni», spiega Gennaro Rondanini, medico agopuntore a Perugia, membro della Associazione italiana di medicina tradizionale cinese. «Nelle ricette cinesi, che contano sempre diversi ingredienti, è associato all’angelica sinensis, pianta che contribuisce a potenziare l’immunità». In farmacia ed erboristeria trovi diversi integratori a base di astragalo. Punta su quelli che comprendono nella formula anche l’angelica, e in cui tutte le piante hanno una elevata titolazione in principi attivi. «Consiglio di associare agli integratori di astragalo dei probiotici ad alto dosaggio», prosegue l’esperto. «Il sistema immunitario intestinale rappresenta l’80% delle reazioni di difesa dell’organismo, e va mantenuto efficiente. Quindi, da evitare tassativamente le cure fai da te con gli antibiotici, farmaci che decimano la flora batterica e indeboliscono le difese».
Uno scudo per le infezioni
Altra pianta dagli effetti immunostimolanti riconosciuti da diversi studi è l’echinacea. Arriva dal Nord America e, tradizionalmente, veniva usata dai nativi per combattere febbri e infezioni. «Ricca di polisaccaridi, potenzia l’attività dei fagociti, cellule di “prima linea” delle difese immunitarie e aumenta la produzione di citochine, molecole prodotte durante la risposta immunitaria», spiega Ginevra Menghi.
Prendila sotto forma di estratto secco (300-500 mg una volta al giorno) oppure di tintura madre (2,5 mg tre volte al giorno). Astragalo ed echinacea possono diventare il tuo kit di difesa anche per un paio di mesi, tutto il periodo delle malattie di stagione. «Meglio ancora se si associano integratori di vitamina C, un grammo al giorno, e di zinco, 15 mg al giorno», prosegue Ginevra Menghi. «Le persone che soffrono di infezioni ricorrenti delle prime vie respiratorie possono prendere in più l’associazione di oligolementi manganese e rame, una fiala per bocca tre volte a settimana».
Se sei già ko a casa
E se ti trovi già a letto alle prese con febbre, tosse e starnuti? Punta sugli integratori a base di panax quinquefolium: «Anche questa pianta, varietà americana del ginseng, ha un’azione immunostimolante. In più combatte la stanchezza», precisa Ginevra Menghi.
«Però gli effetti sono brevi e rendono necessaria una somministrazione continua o a intervalli regolari. Le dosi consigliate in genere sono di 200 mg al giorno di estratto secco». Altra opzione: non una pianta ma un immunostimolante formato da catene di aminoacidi, il pidotimod. «Si è dimostrato molto efficace nelle infezioni respiratorie, ed è indicato anche per i bambini al di sopra dei 3 anni. Se ne prendono 800 mg una o due volte al giorno per gli adulti, e metà dose nei piccoli sotto controllo medico», dice la nostra esperta.
Occhio alla dieta
Infine una regola d’oro. L’uso degli integratori deve essere affiancato a una maggiore attenzione alla tua dieta. Le ultime ricerche dimostrano, per esempio, che un eccesso di alimenti dolci predispone alle infezioni respiratorie che, non casualmente, sono più frequenti nei diabetici.
Lo sport fa bene se non esageri
Ti sarai chiesta anche tu come mai il paziente 1 di Codogno si sia ammalato, nonostante fosse un grande sportivo. Ebbene, una ragione c’è: le maratone (come altri sport praticati senza criterio), possono indebolire il sistema immunitario. «Succede quando si esagera con gli allenamenti, non lasciando al corpo i giusti tempi di recupero», spiega Luca Speciani, medico responsabile della Nazionale italiana di ultramaratona. «Allora si entra in una fase di esaurimento surrenalico, con sintomi simili alla depressione. L’immunità si abbassa e si diventa più esposti al contagio. Ciò non toglie che lo sport faccia bene, come dimostrano molte ricerche. Basta non superare i limiti».
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Articolo pubblicato sul n. 13 di Starbene in edicola dal 10 marzo 2020