di Gianluca Liva, dell’associazione Factcheckers
Sull’isola di Ortigia, a pochi passi dal Duomo di Siracusa, si trova la Casa delle Farfalle, una struttura che accoglie visitatori di ogni età da gennaio a giugno, dove si possono ammirare splendide e numerose farfalle.
Questa realtà è stata protagonista di una bufala, circolata all’inizio su molti gruppi Whatsapp. Il messaggio metteva in guardia sulla presenza di un focolaio di morbillo, generato proprio all’interno della struttura. Secondo il messaggio l’emergenza era tale al punto che alcune delle visite programmate erano state annullate.
La direzione ha dovuto rilasciare un comunicato ufficiale, riportato sulla pagina Facebook, per smentire “categoricamente i messaggi che in queste ultime ore stanno circolando all’interno di alcuni gruppi whatsapp dei genitori di alcune scuole siracusane e della provincia aretusea, così come messaggi pubblicati su profili personali su Facebook che mirano a diffondere la falsa notizia che vedrebbe la città invasa dal morbillo che si sarebbe sprigionato proprio dalla Casa delle Farfalle.
È assolutamente falso anche dal punto di vista scientifico. Tra l’altro le farfalle vivono in ambienti sani e salubri e, così come più in generale gli insetti, non sono riconosciuti come veicolo di tale malattia”.
In aggiunta “non risulta inoltre vera la notizia della sospensione delle visite delle scolaresche. La Casa delle Farfalle di Siracusa è perfettamente operativa e tutti i giorni viene visitata da studenti, turisti, residenti e curiosi”.
Secondo la ricostruzione effettuata da Enzo Scarso, uno dei responsabili della struttura, la bufala ha avuto origine da un post pubblicato il 12 aprile su Facebook da un uomo siracusano che per primo ha indicato la Casa delle Farfalle come “untrice”. In pochissimo tempo il post è stato ripreso su Whatsapp, circolando ampiamente. Possibile che una bufala così evidente abbia trovato una facile diffusione a causa dei recenti casi di morbillo che si sono verificati in Sicilia.
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Articolo pubblicato sul n. 20 di Starbene in edicola dall'1/5/2018