Il caffè è una bevanda aromatica che porta effetti benefici non solo per il palato. Due recenti studi ne hanno evidenziato le proprietà antitumorali e antidiabetiche per le donne.
Uno studio condotto su oltre 67mila donne di età compresa tra i 39 e i 54 anni da ricercatori del Dipartimento di Nutrizione della Harvard School of Public Health (Usa) e pubblicato sulla rivista «Cancer Epidemiology, Biomarkers & Prevention» ha mostrato che bere quattro o più tazze di caffè può ridurre di circa il 25 percento il rischio di cancro all'endometrio. Quel tessuto superficiale che si trova nel corpo dell’utero, orientato verso la cavità interna, è ricco di ghiandole ed è particolarmente influenzato dai cambiamenti ormonali che si verificano durante l’età fertile, nel periodo del ciclo mestruale. Il tipo di cancro che si sviluppa nel rivestimento dell’utero è uno dei più diffusi e invasivi tumori ginecologici. Spesso è direttamente legato ad alti livelli di ormoni estrogeni e di insulina nel sangue.
Ormoni che possono essere tenuti sotto controllo proprio gustando un buon caffè. La ricerca americana guidata dalla dottoressa Youjin Je ha evidenziato una relazione inversa tra il consumo di caffè e i tassi d’incidenza del tumore tra le donne.
Così è emerso che le donne che assumevano quattro tazze al giorno di caffè avevano avuto, in media, il 25 percento in meno di probabilità di sviluppare il cancro dell’endometrio. L'effetto era molto simile anche con il decaffeinato. Quelle che ne avevano bevuto due o più tazze al giorno hanno visto ridursi il rischio di cancro dell’endometrio del 22 percento.
Ma, avvertono i ricercatori, le sostanze contenute del caffè hanno proprietà benefiche solo se la bevanda viene consumata non troppo zuccherato e senza l’aggiunta di grassi (latte o panna).
Tenere alla larga il diabete
Un'altra ricerca attesta che il consumo giornaliero di caffè è in grado di aumentare la difesa dal diabete di tipo 2. Lo studio della Huazhong University of Science and Technology di Wuhan, pubblicato sul Journal of Agricultural & Food Chemistry, rivela che ogni tazza di caffè in più bevuta riduce il rischio del 7%.
I ricercatori cinesi hanno scoperto due sostanze nel caffè che inibiscono l’aumento della amiloide islet polipeptide, all'origine della malattia. «L'effetto positivo tuttavia - spiega Ling Zheng, coordinatore dello studio - si esercita soprattutto quando si consuma questa bevanda con regolarità».