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Asma, per le terapie rivoluzione in arrivo

Fino a ieri si puntava soltanto a contrastare i sintomi. Ma da oggi si interviene anche sulla causa della “fame d’aria”

Foto: iStock



Buone notizie per gli oltre 3 milioni di italiani che soffrono di asma. In occasione della campagna di consulenze gratuite Asmazeroweek (fino al 7 giugno 2019) vengono annunciate nuove linee guida che introducono un radicale cambio di prospettiva.

«La terapia non punterà più solo ad alleviare i sintomi, ma a curare l’infiammazione che è all’origine del problema», annuncia il professor Giorgio Walter Canonica, responsabile del Centro di medicina personalizzata asma e allergologia dell’Ospedale & Humanitas University di Rozzano (Milano).


La soluzione è in un mix

«Nel corso degli anni, fra medici e pazienti si è diffusa la tendenza a fare eccessivo affidamento sui broncodilatatori beta2-agonisti a breve durata d’azione (Saba). Ma questi farmaci consentono solo un sollievo temporaneo dei sintomi, senza agire sull’infiammazione che li ha causati. Inoltre, i soli Saba non proteggono il paziente dal ripetersi di attacchi gravi e, se usati in modo regolare o frequente, lo espongono di più», spiega l’esperto.

Per ridurre questo rischio, le nuove linee guida internazionali raccomandano una combinazione di due elementi: «Il corticosteroide inalatorio, contro l’infiammazione, e un farmaco della classe beta2-agonista a lunga durata d’azione (Laba), chiamato formoterolo. Quest’ultimo, rispetto ai Saba, ha una copertura più lunga, circa 12 ore, a parità di rapidità di efficacia», precisa Canonica.

Disponibile in un unico inalatore, è una soluzione priva di particolari effetti collaterali e controindicazioni. La posologia classica: un’inalazione al mattino e un’altra la sera, da integrare con nuove nebulizzazioni in caso di attacco.


Un aiuto extra dalla app

Aiuta a tenere sotto controllo la malattia, attraverso 3 tipi diversi di test, consentendo anche di condividere tutti i risultati con l’esperto di riferimento. È la nuova app Io Respiro, studiata per i pazienti asmatici e presentata nell’ambito della campagna educazionale APPlichiamoci per respirare meglio.

Gratis per IOS e Android si basa su questionari di autovalutazione in grado di fornire al medico risultati fondamentali per per valutare l’aderenza alle terapie del paziente. Il 30%, infatti, non rispetta con scrupolo le cure, esponendosi a rischi molto seri per la salute.



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Articolo pubblicato nel n° 25 di Starbene in edicola dal 4 giugno 2019


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