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Arte e yoga: oggi si medita al museo

Meditare ed eseguire le asana dello yoga tra i grandi capolavori dell’arte è un’esperienza unica, ora alla portata di tutti. Leggi qui

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Ammirare i capolavori della pittura di tutti i tempi genera un grande stato di pace. Se poi è concesso incrociare le gambe ai piedi della tela e iniziare a praticare le asana, il benessere diventa speciale.

Nato tra le sale del MoMA e del Met di New York, lo yoga nei musei si è fatto largo da alcuni mesi anche in Italia (alla fine dell'articolo trovi i riferimenti), diventando l’indiscusso trend del momento.

Invita a un doppio viaggio, alla scoperta di noi stessi e del bello che ci circonda; un percorso che, attraverso il contaminarsi vicendevole di pittura e meditazione, punta a condurre verso una nuova idea di felicità. Nasce, infatti, dalla convinzione che l’unione tra arte e yoga non possa che migliorare le persone e la società nella quale viviamo e ci esprimiamo.


Si inizia per curiosità, poi si continua per passione

La lista dei musei che hanno deciso di aprire le porte non solo ai turisti convenzionali ma anche agli ospiti in abbigliamento sportivo e tappetino sotto braccio si allunga continuamente e non fa distinzioni riguardo il tipo di opere esposte: dall’arte contemporanea a quella rinascimentale fino al Barocco, ogni stile può suscitare emozioni e toccare corde inaspettate soprattutto se, come avviene nel corso delle lezioni, ogni movimento, tecnica di meditazione o esercizio di pranayama è pensato appositamente per favorire un dialogo con ciò che si ha davanti.

«Praticare questa disciplina a pochi centimetri da importanti espressioni artistiche è un’opportunità imperdibile. Iniziative simili riscuotono molto successo perché coinvolgono anche persone completamente digiune d’arte, inizialmente attratte dall’originalità della proposta, ma che poi si appassionano e continuano a frequentare i corsi», sottolinea Delia Schiaroli, insegnante di hatha yoga al Museo diocesano di Milano.


Si entra in contatto con se stessi e con le opere esposte

Le lezioni organizzate dall’insegnante milanese iniziano sempre con una fase di concentrazione chiamata centering, il cui scopo è chiudere fuori il “rumore” del mondo e stabilire un contatto con se stessi e con le opere esposte al museo.

Poi si passa alla pratica fisica con la realizzazione di figure via via più complesse, dal classico saluto al sole fino al raggiungimento di un apice di difficoltà che varia a seconda delle lezioni. Dopodiché si praticano asana sempre meno impegnative per arrivare gradualmente al rilassamento finale. Un’esperienza sensoriale insolita ma dal fascino indiscutibile.


Dove e quando

  •  Museo diocesano - Milano Ogni venerdì fino al 6 aprile 2018 dalle 13.30 alle 14.30. Info: [email protected] 02 70108702
  • Galleria nazionale (complesso della Pilotta) - Parma Ogni sabato fino al 24 marzo 2018 dalle 8.30 alle 10. Info: [email protected] 0521 233309 
  •  Museo Capodimonte e Real Bosco - Napoli Ogni martedì fino al 16 giugno 2018 dalle 16.30 alle 18.30. Oltre a quello di Napoli sono 9 i musei campani che hanno aderito a questa iniziativa. Per sapere quali sono: [email protected] tel. 340 7830920.


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Articolo pubblicato sul n. 10 di Starbene in edicola dal 13/02/2018



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