Per sconfiggere il cancro, diventa anche tu volontario Airc
La ricerca non è mai stata così vicina al successo. Ma ha bisogno di tutte le forze. E di volontari che scendano in piazza, come le due donne tenaci che raccontano qui la loro esperienza
L'obiettivo grande e luminoso che si prefigge l'Airc, l'Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro? Che la nostra generazione possa sconfiggere il cancro. La ricerca non è mai stata così vicina al successo. Ma per raggiungere questo traguardo c'è bisogno di tutte le forze. Non solo ricercatori, scienziati, sostenitori, ma anche volontari. E il prossimo volontario, a rimpolpare la folta schiera dei 20.000 volontari Airc, puoi essere tu.
In fondo è facile essere volontario Airc, ma preziosissimo. Basta scendere in piazza, unendosi a una battaglia di cui andare fieri. Distribuendo le arance o le azalee Airc, o raccogliendo fondi per la ricerca nei modi più creativi che ti vengano in mente, come ad esempio organizzando iniziative sportive (in Liguria a marzo si stramba e si cazza a favore dell'Airc nella regata Women's Sailing Cup Italia).
"Nel mondo di Airc l'attività di volontario è la meno complicata: però regali il tuo tempo, quindi la cosa più preziosa che hai", spiega Francesca Sara, avvocato di Ferrara, da anni volontaria Airc. "Andiamo tutti a fare volontariato, che sia un'ora, che siano otto, tornerete comunque a casa con qualcosa da raccontare, ve lo garantisco".
La testimonianza di Francesca Sara, volontaria Airc
Tra i volontari Airc c'è anche una volontaria d'eccezione, Margherita Granbassi, campionessa ed ex schermitrice. Margherita è stata vicina al mondo Airc sin da piccola, affiancando sua madre nelle varie campagne Airc in piazza. Dopo i successi dello sport, oltre che volontaria è diventata volto Airc. Senza mai abbandonare però anche il suo ruolo sul campo, in mezzo alla gente: "Quando riesco vado tuttora in piazza".
Airc, la testimonianza di una super volontaria: Margherita Granbassi
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