IL JOLLY DELLA MEDICINA RIGENERATIVA
Nei casi di alopecia più gravi, ci si può affidare alla medicina rigenerativa e, in particolare, alla cosidetta hCRP (hair Citochine Rich Plasma), l’ultima versione della PRP formulata apposta per rivitalizzare tutto il cuoio capelluto e arrestare la caduta dei capelli. «Rispetto alla più nota PRP, viene utilizzata una nuova tecnologia che consente di estrarre da un campione di sangue prelevato dal paziente tutti i fattori di crescita e le cellule ad alta capacità rigenerativa del follicolo», prosegue Marliani. «In pratica, la provetta di sangue viene inserita in un selettore ottico automatizzato che separa i globuli rossi, il plasma e le piastrine. Tra queste, seleziona solo le cellule giovani bioattive in modo da estrarre un gel ad alta concentrazione di citochine (in particolare di chemochine). Iniettato in tutto il cuoio capelluto tramite delle microinfiltrazioni eseguite con un ago sottilissimo, questo gel riparatore e superconcentrato rilancia la fase di crescita dei capelli».
Va però detto che non in tutti la hCRP assicura risultati clinicamente apprezzabili. Nel 25% di pazienti l’azione rigenerante è evidente, mentre nella maggior parte dei casi si hanno risultati modesti. «Ancora non sappiamo perché in alcune persone la biostimolazione con citochine estratte dalle proprie piastrine funziona e in altre molto meno», conclude l’esperto. «A fronte di risultati variabili, occorre mettere in conto che ogni seduta di hCRP costa 500-800 euro e che un ciclo completo richiede almeno 4 sedute, distanziate un mese e mezzo l’una dall’altra».