SE È COLPA DELLA TECNOLOGIA
Insonnia digitale: «È frequente soprattutto tra i bambini oltre i 10 anni ed è provocata dall’uso serale di pc, tablet e smartphone che rendono più difficili addormentarsi e compromettono le fasi di sonno profondo», spiega la dottoressa Francesca Casoni, neurologa e responsabile del centro di medicina del sonno Sonnomedica.
«I display retroilluminati di questi device elettronici, attivano i centri della veglia, iperstimolano il cervello e interferiscono con la produzione di melatonina, l’ormone che concilia il riposo».
FAI COSÌ - Niente computer dopo cena e, soprattutto niente smartphone sul comodino», suggerisce l’esperta. «Videogiochi e messaggini vanno interrotti almeno 1 ora prima di andare a dormire: è il tempo necessario per dar modo al cervello di “disattivarsi”.
È utile, inoltre, dotare gli schermi di smartphone e pc di applicazioni (come le app gratuite Twilight o f.lux) che bloccano la luce blu, quella che interferisce di più con la produzione ormonale.
Infine, niente TV nella cameretta: tiene in allerta il cervello. L’ansiolitico migliore è la lettura, tra le lenzuola, di qualche pagina di un libro, buona abitudine che purtroppo viene messa in pratica solo dal 48% dei bambini italiani. I più grandicelli possono leggere anche su un ebook, basta che abbia lo schermo e-ink, che non è retroilluminato».