In forma con la gemmoterapia

I germogli e i giovani getti delle piante, con la loro delicata azione ormonale, regolano i ritmi del tuo apparato digerente e calmano le tensioni. Così conquisti il ventre piatto che hai sempre sognato.



Sei stufa di avere la pancia gonfia, con jeans e cinture che tirano? «Non c’è dubbio: questo problema antiestetico, accompagnato o meno da areofagia o flatulenza, è legato a un disturbo digestivo, e finché non lo risolvi la pancia non torna piatta», dice Marilla Buratti, medico fitoterapeuta. «Il mondo delle piante ti offre tante soluzioni validissime, a partire dai gemmoterapici, preparati in gocce che trovi in farmacia o erboristeria contrassegnati dalla sigla MG1DH, macerato glicerico alla prima decimale». Impara poi a distinguere. Se ti gonfi nella zona sopra l’ombelico significa che stomaco o fegato non funzionano bene, mentre l’aria alla pancia nella parte sotto-ombelicale di solito è provocata da alterazioni a livello intestinale come disbiosi e intolleranze. «I gemmoterapici sono ricavati dai tessuti embrionali delle piante, germogli e giovani getti, tutti ricchi di fattori vitali come ormoni vegetali, vitamine e fitocomplessi che non si ritroveranno più nella pianta adulta, per questo sono rimedi molti attivi», spiega l’esperta. Sono due i gemmoterapici cardine della lotta ai gonfiori, che insieme agiscono sopra e sotto l’ombelico. Ficus carica, il fico, sincronizza i ritmi alimentari, regola l’appetito e scioglie il nodo allo stomaco dell’ansia. Cura i problemi psicosomatici ai danni dello stomaco come fame nervosa e gastrite: prendilo se mangiucchi tutto il giorno e per questo ingrassi. Le dosi: 60 gocce al mattino in un po’ d’acqua per un paio di mesi. Associalo alla Magnolia officinalis (60 gocce la sera) che lavora più a livello intestinale, per rilassare e curare le disbiosi, cioè le alterazioni causate da cattiva alimentazione e stress. LE IDEE PRATICHE: Fatti amiche le ombrellifere. Oltre ai gemmoterapici non farti mancare più volte al giorno gli infusi di erbe: il liquido caldo rilassa già di per sé l’apparato digerente, e le sostanze benefiche delle piante calmano gli spasmi e facilitano la digestione. «Le migliori contro i gonfiori, da prendere dopo i pasti, sono le ombrellifere: anice comune e stellato, finocchio, cumino», consiglia l’esperta. «Ottima anche la melissa contro l’ansia che blocca la digestione, mentre la liquirizia agisce sullo stomaco e il rosmarino sul fegato, depurandolo». Massaggia lo hara. Gli scienziati lo chiamano “secondo cervello” e gli orientali hara, il centro di gravità. Massaggiare la pancia è un modo per entrare in contatto con questa parte sensibile e coccolarla. Sdraiati, con le gambe leggermente piegate, e tratta in senso orario l’addome con olio di mandorle dolci unito a un paio di gocce di essenza di lavanda o melissa. Gonfia il palloncino. Per sgonfiare la pancia devi... gonfiare un palloncino, almeno immaginario. Inspira dolcemente dal naso contando fino a 5. Trattieni il respiro per uno o due secondi, poi espira dalla bocca contando lentamente fino a 5-8. Negli ultimi 3 secondi immagina di gonfiare un palloncino contraendo gli addominali.