Tutti pazzi per il Far East! È questa la tendenza per il 2019, certificata dall’ultima edizione di Danzainfiera, il principale evento internazionale dedicato al ballo, che si è appena concluso a Firenze.
Con i loro i passi sinuosi, i gesti armonici e i ritmi ipnotici, danze tradizionali come quella del ventre contaminano i balli più classici e generano discipline moderne, dal Flamenco arabo all’American Tribal Style. Le novità arrivano anche da oltreoceano grazie alla Flagging Dance italo-statunitense e al brasiliano Sambatewado. Altre dimostrazioni di come l’ispirazione superi ormai ogni confine per soddisfare la richiesta di originalità.
Il segreto del successo
La danza assicura molteplici benefici: fortifica muscoli (cuore compreso) e ossa, aiuta a dimagrire e aumenta la serotonina, l’ormone del buonumore.
In più, tiene in forma il cervello: recenti studi riportati dal prestigioso New England Journal of Medicine, la prima rivista di medicina della storia (1812), dimostrano che muoversi a ritmo di musica, sviluppa le capacità intellettive del 76% e protegge da Parkinson e Alzheimer.
Se vuoi sperimentare metodi nuovi, ecco 6 proposte presentate alla kermesse fiorentina. Adatte a qualsiasi età e corporatura (senza dimenticare le neo-mamme).
- 1) Flamenco arabo
L’eleganza andalusa unita alla sensualità araba
Fa da ponte tra due pianeti distanti, il flamenco originario dell’Andalusia e la danza asiatica. Che hanno però anche punti di contatto: sono entrambi un concentrato di sensualità ed eleganza, sprigionate in ogni movimento.
Spiega l’ideatrice Nadia Nawaar: «La parte superiore del corpo assume la posizione caratteristica del ballo spagnolo, cioè quella postura eretta che dona subito un portamento fiero e regale, rinforza addominali e glutei, apre le spalle e distende la colonna vertebrale. Anche le braccia lavorano senza sosta nella tipica tecnica andalusa che si chiama “braceo” e coinvolge polsi, mani e dita. Bacino e gambe, invece, sono impegnati nei passi orientali, tra ondulazioni, arabesque e incroci su melodie flamenco-arabe moderne».
La lezione di 90 minuti consente di bruciare circa 400 calorie: rigorosamente a piedi nudi, ripeti le sequenze fino a creare coreografie semplici ma d’effetto, complici le gonne ampie e gli scialli legati alla vita in stile gitano. «I risultati sono evidenti dopo poche settimane. Sul fisico e sull’anima, perché il flamenco arabo ci aiuta a prendere confidenza con noi stesse. E grazie a questa consapevolezza si innesca un circolo virtuoso: autostima e sicurezza aumentano e ci sentiamo più belle».
Info: Nadia Nawaar in facebook.
- 2) Ats, American Tribal Style
Un'improvvisazione vincente
Nasce in California, dov’è stato ideato dalla danzatrice Carolena Nericcio, e mischia flamenco, balli persiani, gipsy, nordafricani, ponendo comunque al centro la danza del ventre.
«La doppia gonnellona a ruota e il top sotto il classico reggiseno impreziosito esaltano la femminilità, ma questo ballo dà soprattutto spazio alle emozioni e all’energia», racconta Isabel De Lorenzo, che ha importato il metodo in Italia.
Il programma è davvero peculiare, a cominciare dall’improvvisazione sincronizzata del gruppo. Leader e followers (rispettivamente insegnanti e allievi) non seguono passi prestabiliti: sono i ritmi lenti e veloci a guidare oscillazioni delle braccia, camminate sulle mezze punte e “shimmy”, le vibrazioni del bacino. A piedi scalzi, nei 75 minuti di corso impari anche a suonare i cimbali, cioè i piattini metallici da indossare su pollici e medi, lo strumento delle odalische per eccellenza.
«Tutti i movimenti sono super-rassodanti e il dispendio energetico molto elevato è paragonabile a quello di un total body workout. L’ambiente, però, è diverso dalla palestra: nella nostra sala le anime si connettono e il gruppo si evolve in una moderna tribù urbana», conclude l’esperta.
Info: fcbd.com
- 3) Bollywood Bhangra
Suggestioni indiane
Musica vivace, salti, arabeschi disegnati nell’aria da braccia e mani, giravolte, pantaloni harem come Aladino e piedi in assoluta libertà: è la gioia che si scatena dal primo all’ultimo dei 60 minuti di lezione.
Sono le danze ispirate al Bollywood, le scenografiche coreografie lanciate dagli spettacolari film indiani girati a Bombay (oggi Mumbai), la Capitale commerciale del Paese asiatico. L’ultima novità sono le varianti in cui vengono proposti anche i passi di un’antica danza del Punjab (il Bhangra), con cui i contadini festeggiavano la stagione del raccolto. Evoluzioni e giravolte semplici, ma dallo stile ginnico che sta conquistando sempre più anche gli uomini.
«Ogni sessione è un’autentica terapia del buonumore: le coreografie, in particolare quelle con veli e bastoni, sono molto divertenti, facili e spettacolari», dice l’insegnante Veronica Volpato. «È un’attività aerobica a tutti gli effetti: fa perdere peso, modella la silhouette e migliora il sistema cardiocircolatorio, perché mantiene alta la frequenza dei battiti».
Info: nadirabellydancer.it
- 4) Flagging
Bandiere e kung fu
Dall’inglese “flag” (bandiera), il metodo recupera la tecnica degli sbandieratori, alla quale integra le arti marziali, ed è un’invenzione di Antonio Fini, talento calabrese della danza moderna di base a New York.
«Senza l’asta, le due bandiere di un metro quadrato circa si trasformano in drappi, attrezzi perfetti per volteggi scenografici che ho scoperto negli Stati Uniti. Le musiche di generi diversi, dal pop di Madonna alla tarantella delle mie radici, con incursioni nel latino-americano e nella techno, fanno da sottofondo al workout intenso. Mulinelli e “8” da tracciare nello spazio, torsioni ripetute, slanci e saltelli si arricchiscono con serie di esercizi mutuati dal kung fu: un toccasana per irrobustire polsi, braccia, schiena e gambe» racconta l’ideatore.
Una seduta dura un’ora e corrisponde a 500 calorie consumate, ma non ti accorgi della fatica. Il segreto sta nel clima di gioco che si crea: in un attimo torni bambina, i cattivi pensieri volano via, la mente si rigenera e lo stress sparisce.
Info: finidance.nyc
- 5) Sambatewado
Tip tap alla brasiliana
«Il metodo che ho creato fonde samba e sapateado, com’è chiamato il tip tap in portoghese», spiega Christiane Matallo da San Paolo (Brasile).
Nella fase iniziale la lezione prevede nozioni di anatomia, fondamentali per comprendere come si comporta il fisico seguendo le melodie brasiliane più popolari, la famosa bossa nova de La ragazza di Ipanema su tutte. Poi la classe è pronta per ballare:
«Le scarpe da tip tap scandiscono il tempo e le figure suadenti del samba diventano più definite e precise. I movimenti cambiano velocità, ma sono concatenati in sequenze e moltiplicano l’effetto brucia grassi: in un’ora consumi 700 calorie», sottolinea la danzatrice.
Come se non bastasse, la disciplina fa benissimo alla coordinazione e alla circolazione, oltre che allo spirito. Le scarpette con le suole metalliche sono poi veri e propri strumenti, che richiedono puntualità di esecuzione per suonare all’unisono, mettono allegria e stimolano piedi, caviglie, gambe e glutei meglio di un massaggio.
Info: Christiane Matallo in facebook.
Con il tuo bebè
Il passo a due più amorevole che esista? Quello tra mamma e bambino, comodamente avvolto al petto grazie a una fascia. A idearlo la ballerina Francesca Lavecchia,dopo avere consultato pedagogisti, ostetriche e psicologi.
«Il programma è studiato per giovare a entrambi senza controindicazioni. Come qualsiasi lezione di ballo, la seduta assicura una remise en forme completa: incrementa l’attività cardiaca, il fiato e la tonificazione, in più è mirata su pavimento pelvico, addominali, glutei e gambe, le fasce muscolari che la gravidanza rilassa di più».
Intanto il bimbo, al sicuro nel marsupio, viene cullato sulle note di Jovanotti, del musical Mamma Mia! o del pianista Einaudi. Ogni lezione inizia con una fase di rilassamento e di ascolto, mediata dal respiro. Quindi si passa alla tonificazione e infine si entra nel vivo della coreografia.
In 60’ questa coppia speciale di ballerini ristabilisce il rapporto simbiotico della gestazione, che regala a entrambi tranquillità e coccole. «Basti dire che il bebè si addormenta in meno di mezz’ora, mentre la mamma si gode un momento per sé senza sensi di colpa per essersi separata dal suo piccolo», assicura la nostra insegnante.
Info: danzainfascia.it
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Articolo pubblicato nel n° 12 di Starbene in edicola dal 5 marzo 2019