«Le evidenze scientifiche suggeriscono che gli uomini che si mantengono fisicamente attivi a seguito di una diagnosi di tumore alla prostata, beneficino di una maggior tasso di sopravvivenza rispetto ai pazienti inattivi – commenta il dottor Liam Bourke, direttore della ricerca presso la Sheffield Hallam University – Seppur non risulti ancora chiaro in quali termini, sembrerebbe che l'esercizio fisico influenzi l’attività di alcuni dei geni che regolano la crescita delle cellule tumorali e la riparazione del DNA».
«Il nostro team ha lavorato duramente per otto anni al fine di sviluppare il programma attualmente in fase di sperimentazione in questo studio – prosegue il dottor Bourke – L’obiettivo è scoprire se l'esercizio fisico possa costituire un valido ed efficace trattamento per il tumore alla prostata localizzato».