di Laura Della Pasqua
1. La quarta dose serve? E chi deve farla?
2. Quanto sopravvive il virus sulle superfici?
3. L'infezione da Covid può causare una congiuntivite?
1. La quarta dose serve? E chi deve farla?
Ha senso vaccinarsi per la quarta volta con un vaccino tarato sul ceppo di Whuan? Quindi con un vaccino che non è aggiornato sulle varianti? La diffusione dei contagi pone questo interrogativo anche nella prospettiva del prossimo autunno. Paolo Gasparini, presidente della Società italiana di Genetica umana e membro esperto del Consiglio superiore di Sanità, è molto cauto sul tema.
«Se ha senso o meno vaccinarsi con un vaccino disegnato due anni fa, la risposta la danno i dati. La letteratura scientifica ha detto con chiarezza che la quarta dose è inutile a parte i soggetti con fragilità. Attualmente stanno aumentando i contagi, ma non crescono le pressioni sulle terapie intensive e le ospedalizzazioni di chi ha il Covid è perché ha altre patologie», spiega l'esperto. Tant’è che il ministero della Salute ha previsto la quarta dose solo per le persone che hanno compiuto o superato gli 80 anni, per gli ospiti delle Usa e per i fragili tra i 60 e i 79 anni. La circolare del ministero precisa che “al momento” la quarta dose “non si applica ai soggetti che hanno contratto l’infezione da Covid successivamente alla somministrazione della prima dose di richiamo.
2. Quanto sopravvive il virus sulle superfici?
Il progressivo allentamento delle restrizioni e l’abbandono dell’obbligo della mascherina anche nei luoghi chiusi, pone una serie di interrogativi sulla possibilità del contagio e di come cautelarci. Una domanda frequente è quanto può sopravvivere il Covid fuori dal corpo umano, depositato sulle superfici. Ne parliamo con Paolo Gasparini, presidente della Società italiana di Genetica umana e membro esperto del Consiglio superiore di Sanità, chiarisce questo tema.
Se tocchiamo un oggetto su cui si sono posate le mani di una persona con il virus, che possibilità abbiamo di contagiarci?
Il virus può sopravvivere sulle superfici, da alcune ore ad alcune decine di ore. Dipende dal tipo di superficie e dalle condizioni climatiche. Se è una superficie metallica esposta ad alta temperatura, la sopravvivenza del Covid è bassa.
Per quanto tempo sopravvive nell’aria il virus e che possibilità ci sono di contagiarsi se non si ha la protezione della mascherina?
Da quando usiamo la mascherine, abbiamo registrato un crollo drastico dell’incidenza del virus dell’influenza e di altri virus respiratori tradizionali, ma molto meno del Covid. La differenza la fa l’uso dei guanti. Su superfici come quelle dei sedili dei bus o i carrelli della spesa il virus può durare a lungo ma basta non toccarsi gli occhi o sfregarsi la bocca con le mani per proteggersi. Non è che stringendo la mano di un soggetto positivo ci si contagia in modo automatico.
Quindi la mascherina protegge più dall’influenza che dal Covid?
Se compariamo la differenza che la mascherina ha fatto per la diffusione dell’influenza con quella per il Covid, la prima è superiore. Sono due anni che non c’è l’influenza. La mascherina sicuramente ha il suo effetto come protezione ma non è tanto efficace come è stato per l’influenza e le malattie da raffreddamento.
3. L'infezione da Covid può causare una congiuntivite?
Questo problema era già emerso quando in Giappone un oculista scoprì il Covid, come spiega Luigi Mele, chirurgo oculista presso l’Azienda Ospedaliera Universitaria della Campania, Luigi Vanvitelli e presidente del Comitato Scientifico della Fondazione Salmoiraghi & Viganò.
Che cosa sappiamo a riguardo?
Non ci sono studi clinici su questo particolare effetto anche si è manifestato in alcuni casi di persone contagiate. Piuttosto, un impatto importante del virus lo abbiamo riscontrato sull’assistenza. Prima della pandemia effettuavamo 650mila interventi di cataratta e intravitreali per le patologie della retina che si sono ridotti del 70%. Questo avrà conseguenze importanti sui pazienti e sulla sanità pubblica. Occorre quindi recuperare il tempo perso.
Come intervenire?
Chi manifesta questa conseguenza a seguito dell’infezione, può usare colliri antibiotici o cortisonici.