di Laura Della Pasqua
1. Donne incinte: perché fare il vaccino
2. I casi di meningite post infezione
3. Il fisico Battiston: tra un mese contagi azzerati
1. Donne incinte: perché fare il vaccino
Per le donne in gravidanza contrarre il virus è più pericolo che per le gestanti non infettate. Secondo uno studio del dipartimento di salute globale della The George Washington University Milken Institute e pubblicato sulla rivista BMJ Global Health, c’è un rischio sette volte più alto di avere complicazioni e morire. Anche il neonato va incontro a serie conseguenze, come nascita prematura e sottopoeso e un rischio superiore di essere ricoverato in terapia intensiva dopo il parto. I ricercatori hanno sottolineato che molte giovani donne rifiutano il vaccino, pensando che possa mettere in pericolo se stesse e il piccolo, quando è proprio la mancata vaccinazione a rappresentare un serissimo rischio in caso di infezione.
2. I casi di meningite post infezione
Il caso di Pasqualino Maione, volto noto della trasmissione “Amici di Maria de Filippi” che ha dichiarato du TikTok di aver contratto la meningite come conseguenza del contagio da Covid, ha posto il tema della relazione tra il virus e l’infiammazione della membrana che avvolge il cervello e il midollo spinale. La meningite infettiva può essere causata da virus, batteri e funghi o miceti e quindi anche dal Covid. Il primo caso documentato di questa infiammazione associata al Covid è stato riportato sull’International Journal of Infectious Diseases, in un articolo pubblicato nel maggio 2020 dagli scienziati del Dipartimento di medicina d’urgenza e terapia intensiva presso l’ospedale universitario di Yamanashi. Si riportava il caso di un paziente di 24 anni, ricoverato d’urgenza presso un ospedale a causa proprio di questa correlazione.
Il virologo dell’Università degli studi di Milano, Fabrizio Pregliasco, ha detto che dopo questo caso in Giapone, analoghe situazioni sono state segnalate. A seguito di indagini a livello di liquido cerebrospinale di soggetti con meningiti, è emersa la positività. L’esperto ha anche affermato che “il legame tra Covid e meningite è stato riscontrato anche attraverso diverse autopsie di pazienti deceduti a causa dell’infezione. Questi dati sembrano suggerire che esista effettivamente una possibilità che l’infezione da nuovo coronavirus possa provocare una meningite derivata dall’infezione virale stessa”. Per ridurre il rischio secondo Pregliasco è quindi importante sottoporsi alla vaccinazione.
3. Il fisico Battiston: tra un mese contagi azzerati
L’uscita dal tunnel dovrebbe essere vicina. È la previsione del fisico Roberto Battiston, uno dei massimi esperti nell’interpretazione dei numeri della pandemia. "Credo che nel giro di qualche settimana, al massimo un mese, un mese e mezzo, in Italia i contagi saranno azzerati. Anche perché c'è un altro dato che lascia ben sperare", è la tesi del docente di fisica sperimentale. “Lo suggerisce l’indice Rt, un parametro che abbiamo imparato a conoscere in questi anni: se è 1 o superiore a 1, sappiamo che il virus corre e che i dati sui contagi tenderanno a salire. Viceversa, se è inferiore a 1, significa che la pandemia si sta raffreddando". In Italia dallo scorso autunno l'indice Rt non è più risalito sopra 1. “Oggi questo parametro è 0,7 e in continua discesa. Restando così per altri mesi potremo dire che la pandemia ce la siamo lasciati alle spalle".
Lo studioso però consiglia di non abbassare la guardia, perché siamo sempre di fronte a un virus che può mutare. “Il rischio è che spunti una variante o una sottovariante che rimetta tutto in discussione”. In Cina, invece, la situazione è diversa. "È evidente che lì ci vorrà più tempo. Al di là dei dati che probabilmente sono parziali o che sono stati in parte anche omessi, in Cina il virus è molto diffuso e, di conseguenza, servirà più tempo perché la pandemia si raffreddi".