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Gambe pesanti d’estate: le cure green per l’insufficienza venosa

Tanti i rimedi naturali che possono regalare sollievo alle gambe pesanti, di cui si soffre maggiormente d’estate. Cosa fare contro gonfiore e malessere

Istock



Gambe pesanti? L’estate è la stagione più problematica per le gambe, perché le temperature elevate possono favorire la comparsa dei sintomi tipici dell’insufficienza venosa, come gonfiore, indolenzimento, fastidiosi capillari e vene bluastre o violacee.

A causare il problema è un riflesso nervoso: le vene si dilatano per disperdere calore e abbassare la temperatura centrale del corpo, provocando spesso una sensazione di affaticamento, fragilità e talvolta crampi notturni. «Sicuramente c’entrano la familiarità, il sovrappeso e tante abitudini di vita, come la scarsa attività fisica o le professioni che costringono a stazionare per molto tempo in piedi oppure seduti, ma è altrettanto vero che d’estate questi disturbi possono interessare anche persone che nel resto dell’anno ne sono del tutto esenti», spiega Anna Franchini, naturopata a Milano e Novara. «Dilatandosi, infatti, le vene perdono la loro efficienza, per cui il sangue fa maggiore difficoltà a tornare dai piedi verso il cuore: questo può creare dei ristagni nelle parti più declivi del corpo, come piedi e caviglie, per cui bisogna correre ai ripari e cercare sollievo».

 

Un aiuto per gambe pesanti dalla riflessologia

Fra i rimedi più efficaci c’è la riflessologia plantare, uno strumento prezioso per migliorare la circolazione delle gambe e sentirle subito più leggere. «Il piede viene considerato un secondo cuore, in questo caso periferico, perché sulla sua pianta è presente la cosiddetta soletta di Lejars, una ricca rete venosa che agisce da pompa muscolare e favorisce il ritorno del sangue ai distretti superiori», descrive Franchini.

«Ciò significa che la prima “spinta” del nostro circolo venoso parte proprio dal basso: ecco perché la camminata agisce come un input e lo stesso accade con la riflessologia, che va a stimolare e comprimere particolari punti plantari. Questa pratica infatti, che non è solo un massaggio, ripristina la corretta circolazione e di conseguenza regala un’immediata sensazione di leggerezza a livello delle gambe. In più drena anche il sistema linfatico, aiutandolo a depurare le cellule dalle tossine e prevenendo il gonfiore».

A seconda del problema più o meno severo, deve essere un operatore esperto a stabilire il numero, la frequenza e la tipologia di sedute necessarie, ma a grandi linee i benefici si possono ottenere sin dal primo appuntamento. «Tra l’altro, la riflessologia plantare consente anche di rilassare il sistema nervoso, sia perché agisce sui suoi punti riflessi sia perché il trattamento è molto piacevole e favorisce una profonda sensazione di calma e relax». Un ulteriore punto a favore è l’assenza di controindicazioni: «La riflessologia è adatta a tutti, a qualunque età, ma ovviamente deve essere sempre praticata da un esperto. Forse, l’unica accortezza va riservata a chi presenta patologie importanti a livello dei piedi, come deformazioni dovute all’artrite oppure edemi legati a malattie sistemiche. In questi casi, è meglio evitare il trattamento».

 

I migliori integratori contro le gambe pesanti

Un ulteriore aiuto arriva dal mercato degli integratori alimentari, sempre più fiorente. «Tra i principi attivi più efficaci troviamo ippocastano e rusco, meglio se assunti sotto forma di estratti idroalcolici o tinture madri, perché le tisane hanno un effetto un po’ più blando», suggerisce l’esperta. Entrambi rafforzano il tono venoso, ma l’ippocastano ha un ulteriore effetto disinfiammante e decongestionante, molto utile in caso di gonfiore.

«Una valida alternativa è la centella asiatica, che agisce anche sui capillari. Per tutti e tre questi rimedi, però, vale una regola: evitiamoli se stiamo seguendo una terapia a base di anticoagulanti o antiaggreganti piastrinici, perché possono aumentarne l’effetto con possibilità di crisi emorragiche. E ovviamente, per precauzione, non usiamoli in gravidanza e allattamento». Per ottenere beneficio, è necessario assumerli per almeno tre mesi, magari sostenendone l’azione con creme per uso topico che contengono questi o altri principi attivi (come il mirtillo o la vite rossa), capaci di regalare anche un fresco sollievo.

 

Gli oli essenziali utili

Menta piperita, cipresso e limone: questi tre oli essenziali possono essere impiegati sia diluiti (10-15 gocce totali) in un cucchiaio di sapone neutro e poi disciolti in acqua per fare delle immersioni tiepide fino al polpaccio, sia aggiunti (circa 15 gocce totali) in due cucchiai di olio vegetale (per esempio di mandorle o sesamo) per praticare un automassaggio defaticante alle gambe, dal basso verso l’alto, con movimenti leggeri e circolari: «Possiamo anche miscelarli: 4 gocce di olio essenziale di menta piperita, 6 gocce di olio essenziale di cipresso e altre 5 gocce di olio essenziale di limone», descrive Franchini.

 

Effetto Kneipp per migliorare la circolazione

Molti centri termali propongono il cosiddetto percorso vascolare o Kneipp, costituito da due vasche lunghe e strette, profonde circa 60-80 centimetri, una di acqua calda e l’altra fredda, da percorrere alternativamente per 10-15 minuti. A casa, possiamo mimarne gli effetti flebotonici sfruttando la doccia: dal basso verso l’alto, dirigiamo sulle gambe prima un getto di acqua calda e poi un altro di acqua fredda, ripetendo più volte.

«In questo modo stimoleremo la circolazione venosa e quella linfatica, ma ricordiamo sempre di terminare il trattamento con l’acqua fredda per un effetto di vasocostrizione. Se invece ci troviamo al mare, approfittiamo della vacanza per fare lunghe camminate con le gambe immerse nell’acqua oppure, a casa, immergiamo le gambe per almeno dieci minuti in acqua tiepida con un cucchiaio di sale grosso e 2-3 manciate di argilla verde fine», conclude l’esperta.


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