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Respirare bene: quali sono le tecniche giuste

Ma quali sono le tecniche migliori per imparare a respirare bene e profondamente? Vediamole insieme

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“Tutti sanno che chi non respira è morto, pochi hanno capito che più si respira più si è vivi”, affermava Alexander Lowen, fondatore della bioenergetica, famosa psicoterapia corpo-mente.

Te ne accorgi quando il raffreddore ti blocca le narici o le allergie ai pollini, che imperversano in questo periodo, ti fanno scoprire la spiacevole sensazione dell’affanno. Ti senti stanca, esaurita, di malumore.

Ma quali sono le tecniche migliori per imparare a respirare bene e profondamente? Vediamole insieme.


1. Yoga

In questa antica pratica indiana l’arte del respiro è chiamata pranayama, una vera e propria disciplina che comprende una settantina di tecniche capaci di agire in modo diverso sull’energia.

Per lo yoga, l’aria non è solo una miscela di gas ma prana, cioè energia e sostanza divina, che le asana permettono di indirizzare agli organi interni attraverso il circuito delle nadi (canali molto simili ai meridiani dell’agopuntura), portando benefici a tutto il corpo. Si sfruttano tutte le possibilità della respirazione, con esercizi statici, in movimento e attraverso tecniche che allenano tutti i muscoli respiratori.


2. Rebirthing

Creato dallo psicoterapeuta americano Leonard Orr, si basa sulla respirazione circolare (un susseguirsi ininterrotto di atti respiratori profondi), utili per sbloccare il diaframma e rendere il ritmo del respiro più libero e costante.

Questo metodo porta a esprimere emozioni sedimentate e sensazioni che possono essere collegate al momento del parto: da qui il nome rebirthing, cioè rinascita.

È considerato un vero e proprio strumento di evoluzione personale, quindi occorre affrontarlo sotto la guida di un terapeuta esperto.


3. Grinberg

Fondato dal terapeuta israeliano Avi Grinberg, è un metodo che prevede delle sedute individuali dove si parte dall’analisi minuziosa del piede, per individuare le problematiche della persona.

Quindi, vengono utilizzate diverse tecniche di tocco sulle zone contratte, accompagnate da una respirazione profonda, per spostare l’attenzione sul corpo e sciogliere lo stress.


4. Buteyko

È un metodo di rieducazione respiratoria creato nel secolo scorso dal medico russo Valentin Buteyko, utile per far fronte ad asma, russamento e varie malattie respiratorie.

Secondo lo scienziato quando si è sotto stress si tende a iperventilare, incamerando troppa aria. Proprio per questo il metodo propone degli esercizi che aiutano a ritrovare una respirazione più naturale e profonda.

Per saperne di più puoi leggere Attacco all’asma e non solo (ed. Macro, 16 €), scritto dalla dottoressa Fiamma Ferraro.


I test per controllare la funzionalità respiratoria

Se soffri di seri disturbi della respirazione (dovuti a enfisemi, broncopatie croniche oppure asma), il medico può prescrivere delle prove di funzionalità respiratoria: «Consistono in una serie di esami, come la spirometria e la pulsossimetria. Sono utili per determinare i volumi polmonari, la funzionalità dei muscoli respiratori e l’entità degli scambi gassosi», spiega il dottor Luigi Torchio, medico dello sport ed esperto di cure naturali a Torino.

La spirometria consiste nel soffiare in un boccaglio collegato a uno speciale apparecchio; per la pulsossimetria, invece, viene impiegato il saturimetro, un piccolo congegno che misura direttamente sul dito la concentrazione di ossigeno nel sangue e la frequenza cardiaca. Si trova in vendita anche on line (da 20 €).




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Articolo pubblicato sul n. 16 di Starbene in edicola dal 03/04/2018

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