“You’re not ugly, you just have cortisol face”. Tradotto, “non sei brutto, hai solo la faccia da cortisolo”. Si tratta di uno slogan piuttosto popolare su TikTok, dove molti influencer sostengono che il loro viso appare più rotondo, pieno e gonfio per colpa degli alti livelli di cortisolo, l’ormone dello stress.
Ne derivano consigli di ogni tipo, dalle diete bizzarre all’uso di prodotti privi di evidenza scientifica, dagli esercizi di yoga alle maschere rilassanti da massaggiare sulla pelle, che promettono di rimediare al problema e restituire un volto più snello e scolpito. Ma quanto c’è di vero in questo trend da social? Davvero il cortisolo rappresenta una causa di gonfiore così comune? Gli esperti mettono in guardia.
Viso gonfio: raramente è colpa del cortisolo
«Come accade spesso nella disinformazione, questa nuova tendenza wellness su TikTok ha un fondo di verità», spiega il dottor Spyridon Chytiris, endocrinologo presso IRCCS Maugeri di Pavia. «Esiste davvero una malattia, la sindrome di Cushing, dove nell’organismo sono in circolo eccessive quantità di ormoni corticosteroidi e fra i segni clinici di questa eccedenza c’è proprio il viso gonfio, “a luna piena”. A questo, però, si associano anche altri sintomi, come perdita di massa muscolare, ipertensione arteriosa, iperglicemia o diabete, elevati valori di colesterolo nel sangue e striae rubrae, cioè grandi smagliature di colore rosso-violaceo localizzate su addome, fianchi e spalle. Insomma, non è solamente una modificazione anatomica del volto a segnalare questa patologia».
La sindrome di Cushing, che almeno per quanto riguarda la forma conclamata ha un’incidenza estremamente rara (3-4 casi per milione di abitanti ogni anno), è causata da un’eccessiva produzione di cortisolo da parte delle ghiandole surrenali (forma endogena). Molto più frequente, invece, è la forma esogena, dovuta all’assunzione di dosi anche non eccesive ma prolungate di farmaci corticosteroidei, spesso utilizzati per trattare malattie autoimmuni, infiammatorie o tumorali.
A cosa serve il cortisolo
Accusato di ogni male, il cortisolo in realtà è fondamentale per la nostra sopravvivenza. Prodotto dalle ghiandole surrenali, è definito l’ormone dello stress perché viene prodotto su impulso del sistema nervoso per attivare le giuste risposte alle condizioni stressanti, spingendoci a combattere, fuggire o bloccarci.
«È grazie a questo meccanismo che l’umanità non si è estinta, perché il cortisolo ha permesso ai nostri antenati di reagire a pericoli, calamità e predatori, facendo attivare dei comportamenti in grado di scongiurare il rischio», evidenzia il dottor Chytiris.
Rispetto al passato, la nostra risposta “combatti o fuggi” viene attivata continuamente da situazioni considerate stressanti, come imprevisti, scadenze imminenti, impegni di lavoro, situazioni che ci mettono a disagio. «Detto ciò, nessun studio scientifico ha mai dimostrato che le condizioni di stress, anche se protratte nel tempo, sono in grado di determinare un rialzo di cortisolo tale da simulare la sindrome di Cushing e, tanto meno, da alternare la nostra fisionomia», assicura l’esperto.
Le cause del viso gonfio
Quando il viso gonfio è un segno isolato, non è associato ad altri segni o sintomi sistemici e non è persistente, la causa va ricercata più facilmente nello stile di vita.
«Forse abbiamo abitudini alimentari sbagliate, come una dieta troppo ricca di sale che può determinare una ritenzione idrica. Oppure dormiamo troppo poco la notte, siamo allergici a qualche sostanza o stiamo assumendo dei farmaci a base di cortisone», commenta il dottor Chytiris.
«In conclusione, seguire il trend del “cortisol face” non solo è inutile ma anche potenzialmente pericoloso, in quanto i rimedi di fortuna proposti sul web possono ritardare l’eventuale diagnosi della sindrome di Cushing: per quanto molto rara, è una malattia importante che necessita di trattamenti specifici. Consiglio ai pazienti di cambiare in primis il proprio stile di vita e, in caso di persistenza dei segni o sintomi suggestivi per ipercortisolismo, di rivolgersi inizialmente al medico curante che, sulla base del quadro clinico, indirizzerà allo specialista idoneo, come l’endocrinologo nel caso in cui sospetti un’alterazione ormonale o l’allergologo qualora ipotizzi una reazione allergica».
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